Presentata Martedi a Como la 116esima edizione della competizione delle “foglie morte”. Sabato 8 ottobre scatta dal centro di Bergamo e prima di raggiungere le salite lariane e l’arrivo a Como dopo 253 chilometri, il gruppo andrà a caccia dell’ultima prova monumento della stagione affrontando un percorso inedito con 6 delle più belle salite della provincia bergamasca nei primi 150 chilometri del tracciato: Val Rossa dal lago d’Endine, il passo di Ganda, il paese di Dossena, la Val Taleggio e il colle di Berbenno.
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Dopo averlo vinto due volte, Vincenzo Nibali chiuderà la carriera con Il Lombardia 2022, e con lui anche Alejandro Valverde.
Da quasi una dozzina d’anni le città di Bergamo e Como viaggiano in tandem nell’organizzazione de Il Lombardia, un connubio che si ripeterà anche il prossimo 8 ottobre per l’edizione numero 116 valida come quinta e ultima prova monumento del ciclismo su strada.
Nelle ultime undici edizioni la Città dei Mille è stata sede di partenza per otto volte, e questo ha consentito ai bergamaschi di respirare aria di grande ciclismo nelle ore che precedono il via della gara.
Un abbraccio verso i protagonisti della disciplina che si ripeterà anche il secondo sabato di ottobre e che riserverà ai corridori in gara un percorso inedito per la corsa delle foglie morte. Infatti, una volta lasciato il centro di Bergamo alle 10.00 del mattino, il “gruppo” affronterà alcune tra le ascese più belle della provincia orobica, in un continuo “mangia e bevi” lungo i primi 151 chilometri di corsa. Dopo 30 chilometri dal via ecco il primo strappo al Forcellino di Bianzano (3 km al 10%) che immette nella Val Rossa, preludio della Val Seriana che porta all’attacco di Ganda (da Gazzaniga 12,3 km al 5,4%). La successiva discesa verso Serina spalanca le parte alla terza ascesa, quella che conduce a Dossena (7,3 km al 3,8%) già protagonista nell’edizione 2011 del Giro d’Italia.
La discesa porta i partecipanti in Val Brembana, e dopo aver passato San Giovanni Bianco il gruppo entrerà nel canyon della Val Taleggio fino all’accoppiata delle salite di Olda e Forcella di Bura nello spazio di una decina di chilometri. Da qui discesa a tutta verso Brembilla per l’ultima salita bergamasca (4,6 km al 6%) al Colle di Berbenno e la successiva calata verso Caprino Bergamasco, anticamera della Provincia di Lecco.
«In questa occasione mi trovo come ambasciatrice di Bergamo e delle amministrazioni della nostra terra a sottolineare l’attaccamento che abbiamo verso Il Lombardia – ha sottolineato Giorgia Gandossi, Assessore allo Sport della Provincia di Bergamo – anche per la ricaduta turistica che l’evento ha sul territorio bergamasco, storicamente legato al ciclismo di alto livello».
Le ha fatto eco l’uomo e l’organizzazione che dal 2004 affianca RCS Sport nell’organizzazione degli eventi ciclistici in terra orobica: «Con gli amici di Como stiamo pedalando in tandem dal 2012 e questo decennio di collaborazione dimostra una volta ancora, come il lavoro di squadra premi il risultato finale – commenta Giovanni Bettineschi, presidente di Promoeventi Sport, referente locale per gli eventi RCS Sport – e sabato 8 ottobre, mentre il foliage ammanterà le nostre colline e montagne, milioni di persone assisteranno in televisione a una gara avvincente sin dalle prime battute su alcune salite iconiche della nostra provincia: una grande vetrina per il territorio».
Nell’edizione che adotta il claim “Dove la gloria si trasforma in leggenda”, Il Lombardia 2022 sarà la gara con cui Vincenzo Nibali chiuderà la carriera: «E’ la competizione che ho amato sin dalle prime stagioni da professionista: qui ho vinto due volte, su queste strade spesso mi alleno – ha commentato lo Squalo dello stretto – e dopo aver ritrovato la gamba alla Vuelta non nascondo che vorrei provarci…». Che strategia di gara ha studiato per l’8 ottobre? «E’ un percorso anomalo che si dall’inizio ha molte salite, quindi difficile stabilire una tattica a priori, ma mi sento di dire che qualcosa succederà già dal Ghisallo e il Cittiglio sarà determinante» sottolinea Nibali. E a chi gli chiede se ci sarà tristezza per questo addio, il siciliano non ha dubbi: «Ci sarà un po’ di malinconia, ma non tristezza, e soprattutto avrò con me tutti i miei familiari e gli amici di una vita».
A fianco di Nibali anche lo spagnolo Alejandro Valverde completerà la sua ultima gara, mentre il fresco iridato belga Remco Evenepoel non sarà presente perché già impegnato con un altro impegno: il matrimonio.
Infine uno sguardo al futuro: la prima parte del tracciato disegnato nella bergamasca ha suggerito una ipotesi di adozione dello stesso itinerario per la tappa del Giro d’Italia 2023 che vedrà protagonista la Città dei Mille. Il direttore di gara Mario Vegni non si è sottratto alla risposta: «Diciamo che stiamo pensando a un percorso che si ispira a Il Lombardia dello scorso anno…di più non possiamo dire».
Ma prima di pensare alla corsa rosa, l’appuntamento è fissato per sabato 8 ottobre con il via della 116esima edizione de Il Lombardia dal cuore di Bergamo.
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