Giù il cappello davanti a Biniam Girmay, colui che alla Gent-Wevelgem ha scritto una delle pagine più storiche del ciclismo su strada negli ultimi vent’anni, regalando all’Eritrea ed al continente africano la prima, storica vittoria in una grande Classica del Nord.
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La Gand non è considerata una Monumento, ma poco ci manca, soprattutto con l’inserimento dei tratti sterrati e dei continui passaggi sui Muri del Monteberg, del Baneberg e soprattutto del Kemmelberg, è diventata una delle più affascinanti gare in linea in Belgio ma non solo. Ed il fascino di queste corse ha fatto innamorare un giovane eritreo che sabato, alla vigilia del Giro delle Fiandre, compirà ventidue anni: Biniam Girmay. Abbiamo imparato a conoscerlo proprio in occasione di una gara nelle Fiandre, il Mondiale di Leuven lo scorso settembre, dove “Bini” si è classificato secondo tra gli Under 23 alle spalle del nostro Filippo Baroncini. Un risultato che lo ha portato a indossare la maglia della Intermarché – Wanty – Gobert, squadra World Tour con sede proprio in Belgio, a Tournai, con la quale si è subito messo in mostra aggiudicandosi a gennaio il Trofeo Alcudia, una delle prove del Challenge Mallorca.
Poi è arrivata la sua “esplosione” sportiva alla Parigi-Nizza, dove è finito nella top 6 in ben tre tappe. Il decimo posto alla Milano-Torino, il dodicesimo alla Sanremo e soprattutto il quinto alla E3 Saxo Classic venerdì gli hanno permesso di essere uno dei corridori da non sottovalutare alla Gand – Wevelgem di oggi. A nulla sono serviti gli attacchi di Wout Van Aert sul Kemmelberg, ma il campione del Belgio ha messo nel quartetto di testa il fido Christophe Laporte, sulla carta il più veloce tra i fuggitivi. Ma che ha dovuto fare i conti proprio con Girmay, un ragazzo pronto a regalare sorprese ed emozioni storiche per tutto il mondo del ciclismo professionistico e per i suoi connazionali che lo hanno accolto a braccia aperte dopo l’arrivo. Quella di oggi è una vittoria che unita alla sua umiltà può permettere a Biniam di avere un numero ancora più notevole di suoi nuovi tifosi in giro per il mondo.
A fare festa oggi sono l’Eritrea e l’Africa intera. Bravo Bini!
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata