Una delle sorprese più grandi del 2022 ciclistico è stato Biniam Girmay. Il corridore eritreo della Intermarché-Wanty-Gobert si è rivelato al grande pubblico in questa stagione, dimostrandosi uno dei migliori corridori non solo in volata, ma soprattutto per le gare di un giorno. La vittoria della Gand-Wevelgem è il capolavoro del 21enne africano, che ha saputo anche raccogliere un successo al Giro d’Italia, prima dello sfortunato ritiro per l’incidente con la bottiglia di spumante sul palco del vincitore.
Dal 15 al 22 Febbraio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Moser, Bugno, Chiappucci e Mosole
Scopri di più
Un mondo quello del ciclismo africano ancora tutto da scoprire, ma sicuramente i successi e le prestazioni di Girmay sono un ottimo trampolino di partenza. Lo stesso corridore eritreo ne parla in un’intervista a Ciclismo International: “Non solo voglio ispirare i bambini africani, ma spero di convincere le squadre ad aggiungere ciclisti africani alle loro selezioni, abbiamo molto talento. Per il mio paese la tappa del Giro è stata la vittoria più importante, in quanto è una gara molto più conosciuta in Eritrea, ma, per me e per la squadra, la Gand-Wevelgem è stato il successo più bello, anche perché è stata la mia prima grande vittoria”.
Girmay ha ben chiaro i suoi obiettivi per la prossima stagione: “Spero di partecipare al Giro delle Fiandre e al Tour de France, sarebbe un sogno che si avvera. Il mio obiettivo è prepararle al meglio allenandomi sui percorsi. Devo adattarmi al freddo e alla pioggia, non sono abituato a correre in quelle circostanze. Inoltre a cronometro sto migliorando, ma devo allenarmi di più”.
Adesso per il corridore eritreo dovrà arrivare la stagione della conferma, che è sicuramente la cosa più complicata dopo un anno passato ricco di soddisfazioni: “Chiaramente sarà più difficile riconfermarsi. È bello vedere che il rispetto nei miei confronti in gruppo è cresciuto, ma il brutto è che ora mi guarderanno di più.”
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata