Il corridore eritreo della Intermarché – Wanty Gobert è sicuramente uno dei principali protagonisti di questa prima parte della Corsa Rosa, sfiorando in numerose occasioni il successo di tappa negli sprint di gruppo, in volate ristrette o addirittura in fuga. Nel giorno di riposo in corso oggi a Pescara, Biniam ha raccontato in conferenza stampa le sue sensazioni fino ad oggi e molto altro.
I piani di corsa del vincitore della Gand-Wevelgem 2022 sono molto chiari: “E’ un Giro d’Italia da vivere giorno dopo giorno, in cui il mio principale obiettivo è quello di andare a caccia della vittoria di tappa e di puntare alla Maglia Ciclamino. Provarci già domani? E’ un terreno che mi si addice ma bisogna vedere come starò dopo il giorno di riposo.”. Com’è lo stato d’animo della squadra? “Ottimo, i risultati ci stanno premiando su ogni terreno, il morale è molto alto anche grazie al risultato di ieri sul Blockhaus dove Domenico Pozzovivo è stato uno dei più forti, poi anche Jan Hirt si è piazzato molto bene e siamo soddisfatti”.
Girmay vive per gran parte dell’anno ad Asmara, in Eritrea, ma ha scelto San Marino come sua casa durante il periodo di gare in Europa. “A Santarcangelo di Romagna mi piacerebbe che arrivino molti miei amici, sono felice di aver scelto di vivere a San Marino, è un luogo perfetto per allenarmi e preparare le gare europee. Sono emozionato dell’affetto e del tifo che sto ricevendo dai tifosi italiani, sentire urlare il mio nome durante tutte le tappe mi dava i brividi, è una sensazione incredibile. Anche ieri in montagna il pubblico mi incitava sulle salite, li ringrazio di cuore, mi fa sentire a casa sentendo il loro sostegno”. E a riguardo c’è ua curiosità linguistica che lo motiva: “A volte mi capita di percepire delle parole italiane che esistono anche nella mia lingua madre, il tigrino. E’ particolare e mi da una spinta in più”.
Uno dei principali avversari di Girmay al Giro è Mathieu van der Poel: “E’ bello lottare contro di lui, ce la giochiamo su terreni simili ma abbiamo caratteristiche diverse. Mathieu è un ciclocrossista che va bene anche a cronometro, lo stesso si può dire di Van Aert, capace di vincere su ogni terreno, anche in alta montagna. Nelle prove contro il tempo e sulle lunghe salite io faccio più fatica, quindi cerco di dare il massimo soprattutto nelle tappe e nelle corse piane o collinari. Ritengo impossibile puntare alla vittoria di tappa in una giornata di alta montagna, anche provando ad andare in fuga”.
Come sta Girmay dopo questa prima settimana? “Confesso che le gambe iniziano a fare male. E’ il mio primo Grande Giro e quindi non sono abituato a questi ritmi, in cui bisogna fare fatica tutti i giorni. Ora come ora preferisco le Classiche in linea, che durano un singolo giorno”.
L’Eritrea al Giro è rappresentata anche da Natnael Tesfatsion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) e Merhawi Kudus (EF Education-Easy Post): “Siamo una nazione che ciclisticamente è in forte crescita, sarei felice se uno dei miei connazionali riuscisse a cogliere una vittoria importante e che darebbe un significato ancora più storico”.
In questa prima settimana di Giro, Girmay ha ottenuto il secondo posto nella frazione di apertura a Visegrad, in Ungheria, alle spalle di Mathieu Van der Poel, piazzandosi poi quarto a Balatonfüred e Scalea, quinto a Messina e Napoli. Grazie a questi risultati il corridore della Intermarché – Wanty Gobert è secondo nella speciale classifica a punti, alle spalle di Arnaud Demare. Soltanto 27 punti lo dividono dal velocista transalpino della Groupama-FDJ, ma già domani a Jesi avrebbe una grossa chance per avvicinarsi ulteriormente. I muri marchigiani sono un ottimo trampolino di lancio verso un obiettivo da raggiungere.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata