Il mondo riscopre le gare femminili grazie all’enorme successo di pubblico ottenuto dalla corsa a tappe vinta da Annemiek Van Vleuten domenica scorsa a La-Super-Planche-des-Belles-Filles dopo una cavalcata iniziata a Parigi una settimana prima e conclusasi dopo frazioni impegnative e ricche di tensione che hanno portato a creare grande spettacolo televisivo.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Gennaio e Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
Scopri di più
La frazione finale è stata la più seguita, raggiungendo anche i cinque milioni di telespettatori, ma il grande seguito c’è stato anche nei giorni precedenti con una media di poco oltre i due milioni solo sul territorio francese. Il Tour de France Femmes è stato trasmesso in Italia da Eurosport grazie alla telecronaca quotidiana di Fabio Panchetti ed Ilenia Lazzaro, con ospiti diversi durante ogni tappa (tranne quella di apertura a Parigi), da Roberta Bonanomi a Tatiana Guderzo, da Silvia Zanardi a Chiara Consonni passando per Camilla Alessio ed Elena Cecchini, fino alla Dott.ssa Erica Lombardi, nutrizionista del Team Astana – Qazaqstan, ma che segue anche atlete del calibro di Letizia Paternoster ed Elisa Balsamo.
Dopo ogni tappa, si è fatto il resoconto in diretta Facebook nel programma Tour 360° condotto da Giulia Cicchinè ed Ilenia Lazzaro e con ulteriori ospiti in collegamento dal Tour (Silvia Persico e la psicologa dello sport, Dott.ssa Elisabetta Borgia) e da casa (Fabiana Luperini, Maria Canins, Edita Pucinskaite e Marta Cavalli). Questo è stato un programma molto desiderato dalla redazione sportiva di Discovery +, visibile gratis e che ha dato modo agli utenti di inviare le proprie domande riguardanti la tappa del giorno o un argomento ben preciso. Un pubblico giovane quello di Twitter e dei vari Social, di una fascia di età media inferiore ai 50 anni, mentre chi seguiva le tappe sul linear era mediamente tra i 40 e i 55 anni. Come ha riferito la stessa Ilenia Lazzaro a La Gazzetta dello Sport: “Il pubblico ha scoperto un mondo nuovo e bellissimo, soprattutto a partire dalla seconda tappa, dopo che il Tour maschile si è concluso. Ci hanno sommerso di messaggi durante le dirette e con molte domande: una cosa mai successa prima”.
Le atlete non hanno mai avuto un seguito così alto sia in tv che sulle strade, con molti bambini e bambine che applaudivano il passaggio della gara o che si facevano foto ed autografi con le loro beniamine nelle località sedi di tappa. “E’ andato oltre la nostra immaginazione”, ha detto a riguardo proprio una delle protagoniste più importanti, Marianne Vos, detentrice della Maglia Gialla per ben cinque giorni, prima classificata in due tappe e nella Classifica a Punti. La olandese, che con 242 vittorie in carriera su strada è la più forte ciclista di sempre, si era anche lasciata andare alla commozione sul podio finale indossando la Maglia verde e con il premio combattività vinto, esattamente come il compagno di team alla Jumbo – Visma Wout Van Aert.
Numeri da capogiro per un evento che è ritornato in grandissimo stile dopo tantissimi anni di assenza e che ha avuto il riscontro da parte di personaggi di livello mondiale, come la First Lady americana Jill Biden, il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron ed il campione di Formula 1 Valtteri Bottas, presente in alcune tappe al servizio del Team Canyon-SRAM e compagno dell’australiana Tiffany Cromwell. Il video più visto online è quello del finale della tappa di Epernay vinta da Cecilie Uttrup Ludwig, con la commovente intervista post-corsa all’atleta danese, campionessa nazionale su strada.
You'll struggle to find a better interview than this 🔻
An emotional Cecilie Uttrup Ludwig struggles to hold back the tears after becoming a Tour de France stage winner 😭❤️#TDFF | @CUttrupLudwig pic.twitter.com/C7CgRn9L0g— Eurosport (@eurosport) July 26, 2022
Cosa ne sarà del futuro del Tour de France Femmes? La direttrice dell’evento Marion Rousse lo vede ancora vivo più che mai tra un secolo, ma nel periodo più immediato A.S.O. sarà costretto a ridisegnare (sempre tenendo d’occhio il calendario internazionale) la corsa, magari prolungandone la durata e con almeno una tappa a cronometro e qualche salita mitica sui Pirenei o sulle Alpi. Annemiek Van Vleuten dopo la vittoria finale di domenica ha espresso il sogno di un arrivo in salita all’Alpe d’Huez (magari dopo aver scalato il Galibier?), e pensiamo che questa non sia una affatto una utopia, bensì una certezza dopo il meritatissimo successo che il Tour de France Femmes avec Zwift ha avuto e che deve proseguire anche nelle altre corse in giro per il mondo.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata