I Bike Day sui percorsi mitici saranno l’evoluzione alle Granfondo
Ad una settimana di distanza dal Sella Ronda (oltre 22.000 ciclisti) è andata in onda la risposta della Valle Isarco col il Börz-Plose Bike Day, il giro a traffico chiuso intorno alla Plose, la montagna di Bressanone famosa per le piste da sci più lunghe dell’Alto Adige, che con il dislivello di circa 1.200 m su 50 km pareva leggermente meno impegnativa dei “4 passi” quest’anno alla decima edizione. Invece il debuttante Bike Day è stato una sorpresa: i 15 km di salita continua che dal paese di Luson (970 m) portano al Passo delle Erbe (2.000 m) hanno offerto un percorso che nessun ciclista può farsi mancare per la bellezza del paesaggio, ma anche per l’intensità dello sforzo necessario per affrontare alcuni strappi ben oltre il 20% di pendenza che hanno costretto alcuni ciclisti a camminare per superarli.
Queste strade sono caratterizzate da bassissimo traffico e sono affrontabili in condizioni ottimali anche durante tutta la stagione estiva. Che l’ambiente sia maturo a questi eventi totalmente gratuiti lo si intuisce dalla nutrita partecipazione già alla prima edizione di questo evento: oltre 1.200/1.300 ciclisti che hanno trovato lungo il percorso anche diversi punti di ristoro ben serviti dai volontari della valle, con le mele Marlene come carburante principale. L’appagamento massimo lo si trova proprio nell’ultima tratto che conduce al passo delle Erbe, mitigato anche dalla pendenza non estrema, con la maestosità del Putia e delle vette dolomitiche circostanti che accompagna i ciclisti alla “Cima Coppi” del Bike Day.
fonte Sauro Scagliarini