La stagione del ciclismo è già decollata e, con la Classicissima ormai nel mirino, sta ufficialmente entrando nel vivo. Spigolando tra indicazioni già emerse e pronostici, abbiamo voluto fare il punto su questa prima parte di stagione con un monumento del ciclismo italiano, l’ex campione del Mondo Gianni Bugno.
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Gianni, quali sono le indicazioni emerse in queste prime classiche?
“E’ ancora molto presto per avere certezze ma, per quello che abbiamo visto fino ad oggi, io credo che Van Der Poel e Van Aert siano una spanna sopra tutti”.
In previsione della Milano Sanremo chi vedi favorito?
“Ad oggi è difficile trovare un favorito perché la Sanremo è una corsa aperta a tutti. Mi aspetto però una gara abbastanza controllata perché ci sono corridori già in condizione ed altri ancora in cerca delle sensazioni migliori”.
Come vedi i nostri corridori in questa prima fase della stagione?
“Tolto Brambilla, che ha fatto due acuti ad inizio stagione, non mi sembra ci sia stato granché. Manca quel guizzo in più da parte dei nostri, insomma ad oggi non ho visto nessuno che si elevi sugli altri”.
Il Mondiale si correrà su un percorso che assomiglia molto a quello di una classica del nord: che gara ti aspetti?
“E’ giusto e dunque ci vogliono uomini tagliati per le classiche del Nord. Ho visto Brambilla che ha corso bene da subito gareggiando in Belgio, quindi credo possa essere lui una delle nostre punte. E poi noi abbiamo sempre Nibali, anche se non è giusto pretendere sempre così tanto da lui. Gli anni passano anche per Vincenzo, per cui va lasciato correre in base al suo programma. Piuttosto dovremmo cercare di far correre i giovani, perché se non abbiamo quelli…”.
Nibali ha dichiarato che punterà alle Olimpiadi. Credi che il tracciato nipponico possa essere adatto ad un corridore come lui?
“Il percorso sembra essere abbastanza impegnativo, ma se Vincenzo punta su quella gara significa che, in cuor suo, è convinto di poterla vincere. Il problema è che in tanti avranno lo stesso obiettivo, dunque molto dipenderà da come ci arriverà a quell’appuntamento”.
In questo inizio di stagione si è messo in luce un corridore come Pidcock della Ineos Grenadiers: che idea hai di questo giovane?
“Si è inserito molto bene. Sta dimostrando un’ottima condizione che gli deriva dalla stagione di ciclocross. Le potenzialità ci sono tutte, vedremo nelle grandi classiche se la Ineos Grenadiers punterà davvero su di lui”.
Lui, Van der Poel e Van Aert stanno facendo bene. Pensi che questa partenza a razzo sia dettata dal fatto di aver preso parte ai mondiali di ciclocross?
“Sicuramente il ciclocross ti permette di essere subito in condizione rispetto a chi fa solo strada. Per di più non hanno mai smesso, quindi adesso sono più avanti e infatti vincono”.
Convivenza Ciclismo – Covid: la “bolla” funziona?
“La bolla e il protocollo funzionano perché i casi sono pochi e le grandi corse le abbiamo portate a termine. Lo spettacolo da parte dei corridori, alla fine, è quello di sempre, ciò che manca tanto è il pubblico. Purtroppo dovremo convivere con questa situazione fino a quando il vaccino non darà i suoi benefici. Però il ciclismo è uno sport popolare e correre in strade deserte è davvero triste”.
a cura di M.M. Copyright © Inbici Magazine ©Riproduzione Riservata