Fabian Cancellara dice la sua sulla questione delle griglie al Tour de France. In occasione della 17/a tappa, la Bagnères de Luchon – Saint Lary Soulan, tappa di soli 65 km ma con 4 gpm difficili da affrontare come il Col de Peyresourde, del Col de Val Louron e del Col de Portet, il comitato organizzatore ha stabilito che alla partenza di questa attesa frazione i corridori si schiereranno in una griglia di partenza che sarà definita sulla base del loro piazzamento in classifica generale.
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In un’intervista rilasciata stamattina alla Gazzetta dello Sport, Fabian Cancellara dice no alle griglie di partenza per i corridori. Il vincitore di una Milano-Sanremo, tre Giri delle Fiandre e 4 Parigi-Roubaix, oltre a vari campionati del mondo a cronometro, afferma: “Per me le griglie sono pura follia. Le griglie vanno bene per le granfondo, non per i professionisti. Non mi sembra che nel regolamento dell’UCI siano consentite, ma il Tour è il Tour. Nel ciclismo comandano loro, ma per il movimento questo non è un bene. Ogni organizzatore guarda al proprio orto, senza una visione d’insieme”.
Spartacus ha seguito con attenzione anche il Giro d’Italia: “Dopo la crono, pensavo che Yates avrebbe vinto, invece si è rotto qualcosa. Ma perdere una grande occasione fortifica. Froome è stato grande, al Giro ha dimostrato di essere over the top. Per il Tour, Froome, Quintana, Nibali e Dumoulin sono superiori”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine