Gara tiratissima, sofferta e tutta all’inseguimento. Questa volta a Bertolini non sono bastati tenacia e sacrificio per tenersi stretta la maglia tricolore: “Ci credevo, ma oggi ho trovato un avversario più forte di me!” Con il secondo posto al campionato italiano si chiude ufficialmente la stagione del cross di Gioele che ora pensa già alla mountain bike.
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Era l’appuntamento più atteso della stagione. Quello in cui si era chiamati a riconfermarsi al vertice del movimento nazionale. Il campionato italiano di ciclocross corso quest’oggi a Schio (VI) non ha regalato a Gioele Bertolini il risultato sperato. #IlBullo torna a casa con al collo una medaglia d’argento dopo aver ceduto il titolo e maglia tricolore ad un avversario che oggi, e per tutta la stagione, si è dimostrato essere in grandissima condizione.
Ma la parentesi ciclocrossistica di Gioele, quest’anno come non mai, è stata estremamente corta e per questo ancora più difficile e complicata. Ecco perché, a voler essere pignoli, guardando bene quell’argento si possono notare delle note indubbiamente dorate. Gioele ha esordito il 30 novembre. Ha corso solo 7 gare prima dell’appuntamento tricolore di oggi, collezionando tre secondi posti ed un terzo, due dei quali in gare internazionali. Una sola apparizione in coppa del mondo per preparare la crescita di condizione in vista dell’italiano. Ma non è bastato. La sua indiscussa classe non è bastata.
“Ci credevo davvero tanto. Fin dall’esordio a
novembre sapevo di essere in svantaggio rispetto gli avversari. Ma quest’anno
l’attività del cross l’ho intrapresa con l’unisco scopo di programmare al
meglio la preparazione della mtb. Poi però ho notato che stavo crescendo bene e
che il divario da chi aveva iniziato mesi prima di me si stava a poco a poco
riducendo. Insomma, ho iniziato a crederci davvero tanto ed ho puntato a questo
italiano non tanto per onorare la maglia. Questa mattina mi sono presentato ai
nastri di partenza convinto che l’avrei difesa con le unghie e con i denti,
deciso a dare tutto per provare a riportarla a casa con me.”
La gara di Gioele e della sua Cervélo Áspero FSA è stata elettrizzante. Dalla seconda delle otto tornate di gara si è lanciato in solitaria all’inseguimento del battistrada che in pochi minuti vantava già un vantaggio di oltre 20″. Esperienza, tenacia e tanto cuore hanno spinto però Gioele a recuperare secondo su secondo fino a dimezzare lo svantaggio: “Lo vedevo, era li ma non riuscivo a chiudere. Oggi ho trovato un avversario davvero più forte di me. Sono triste per il titolo perso. Ma questo secondo posto mi riempie di orgoglio. So cosa ho fatto per arrivare qua e per me questo argento vale oro. Un argento d’orato che voglio dedicare al team ed agli sponsor che mi hanno supportato in questa breve ma intensa stagione del cross. Ora è tempo di resettare testa ed emozioni. La stagione della mountain bike è alle porte e qui si che i tempi sono proprio quelli giusti per poter far bene.”