Tra strada e pista, la prossima stagione sarà tra le più importanti della carriera per la velocista e pistard bergamasca del Team UAE-ADQ, con il quale sarà una delle pedine più importanti negli sprint. Arriva da un finale di 2023 importante, dove è riuscita ad imporsi alla grande nelle corse cinesi quali il Tour of Chongming Island (che ha vinto), ed il Tour of Guangxi in cui si è classificata seconda alle spalle della polacca Daria Pikulik. La squadra emiratina è in questi giorni in ritiro ad Oliva, nella splendida area mediterranea spagnola della Costa Blanca, per il primo Training Camp ufficiale in cui preparerà i primi impegni ufficiali del 2024.
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“Chiara, come stai? E’ tutto pronto per la prossima stagione?
“Siamo arrivati in Spagna giovedì ed in questi primi due giorni ci siamo impegnate a fare gruppo e a conoscere le nuove compagne, poi il venerdì è stato tutto dedicato alle nuove foto ufficiali con il kit gara che useremo da gennaio. Adesso si va sotto con gli allenamenti veri e propri per trovare la forma migliore.”
“Il tuo 2024 sarà molto intenso, diviso tra strada e pista, dove l’obiettivo sarà la partecipazione ai Giochi di Parigi”.
“Poter esserci a una Olimpiade è un grande sogno ed il quartetto italiano dell’inseguimento ha tanta qualità. Sono convinta anche di poter fare molto bene nella Madison, specialità in cui abbiamo fatto una grande performance agli ultimi Mondiali. Per arrivare nelle migliori condizioni all’appuntamento più importante cominceremo a gennaio con la Coppa del Mondo, che ci servirà in vista dell’Europeo di Apeldoorn (Olanda) in febbraio, e che preparerò anche su strada alla Challenge Mallorca di fine gennaio. Dopo gli Europei penseremo a fare bene nelle Grandi Classiche di Primavera”.
“L’estate, con i grandi Giri e le Olimpiadi da affrontare, saranno fondamentali per il 2024”.
“L’obiettivo è di dare il massimo di me stessa in tutte le gare e con le mie compagne, e in base alla condizione fisica che avremo in ogni singola corsa valuteremo sul da farsi. Rispetto ad alcune compagne mi sento meglio negli sprint su percorsi più mossi, come nelle Classiche. Vorrei però raggiungere la migliore condizione molto prima rispetto come è andata ad esempio quest’anno, dove ho dovuto impiegare più del dovuto per arrivare allo stato di forma per vincere. Posso ritenermi felice di alcune prestazioni mie come quella al Mondiale su strada, anche se per i colori italiani non è stata una stagione positiva “on the road”, bisogna tornare a vincere anche lì”.
“Cosa vi è mancato quest’anno per imporvi nelle corse su strada?”
“Abbiamo avuto poca fortuna, siamo state limitate da incidenti e cadute che spesso ci hanno costrette ad abbandonare o saltare corse importanti che avevamo puntato come obiettivi personali o di squadra”. Da questo punto di vista vorrei che il nuovo anno vada decisamente meglio per noi italiane”.
“Nelle due ultime edizioni del Giro d’Italia hai vinto sempre la tappa finale, può essere di buon auspicio per Parigi?”
“Speriamo, intanto bisogna prima costruirsi la stagione passo dopo passo con i risultati. Già partecipare ad una Olimpiade è un grande sogno per tutti gli atleti, puntare a una medaglia lo è di più. Al Tour de France è stupendo parteciparvi, il pubblico è sempre stato tantissimo a seguirci in ogni tappa sulle strade. Mi è dispiaciuto non finire l’edizione 2023 ma i Mondiali su pista iniziavano in pratica il giorno successivo all’ultima tappa e c’è stato pochissimo tempo per poterli preparare nel velodromo dove poi avremmo lottato per i vari titoli iridati”.
“Come ti trovi con le nuove compagne di squadra?”
“Abbiamo sfruttato questi primi due giorni di ritiro per conoscerci meglio a livello personale, da sabato ci confronteremo anche in bicicletta, sarà importante costruire il feeling tattico migliore in vista delle prime gare che affronteremo insieme”.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata