Chris Froome ha dovuto fare i conti con la bilharziosi. Si tratta di una malattia tropicale, causata da un verme parassita, che ha colpito il ciclista britannico durante l’ultimo Tour de France.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia
Scopri di più
A rivelarlo è stato Sylvan Adams, il direttore sportivo della Israel Start Up Nation, in un’intervista concessa a VeloNews: “Chris era completamente bloccato durante l’ultimo Tour, mi ha detto che stava affrontando la sua corsa più difficile e che stava attingendo a tutte le energie che aveva. A fine corsa gli è bastato un ciclo di antibiotici per superare il problema: ora si è ripreso e ha concluso bene la stagione. I suoi numeri sono migliorati e crediamo di poter rivedere il Chris che conosciamo nei Grandi Giri l’anno prossimo“.
Il ribattezzato keniano bianco ha vinto in carriera ben quattro Grande Boucle (2013, 2015, 2016, 2017), oltre a un Giro d’Italia (2018) e a due Vuelta di Spagna (2011 e 2017). Nelle ultime tre stagioni ha però fatto tremendamente fatica a ottenere risultati degni del suo nome perché il bruttissimo infortunio rimediato al Giro del Delfinato 2019 lo ha debilitato notevolmente a livello sportivo e la bilharziosi ha rappresentato un ulteriore problema.
Va ricordato che il 36enne aveva già sofferto di questa malattia, che di solito si contrae nuotando o pagaiando in acque tropicali, all’inizio della sua carriera. I piani per la prossima stagione devono ancora essere rivelati, non si sa in quale Grande Giro lo rivedremo all’opera.
a cura del nostro partner OA Sport – www.oasport.it Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata