Arriva una brutta notizia per la Nazionale italiana di ciclismo, che ai prossimi Mondiali non potrà contare sul prezioso contributo di Alberto Bettiol, in lotta con i migliori alle Olimpiadi di Tokyo fino a quando i crampi lo hanno fermato, ma soprattutto tra i capitani designati della spedizione.
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“Nel dopo-Olimpiade sono andato ad allenarmi a Livigno ma l’infiammazione acuta al colon che avevo già avuto nello scorso inverno, la colite ulcerosa, è tornata a farsi sentire – ha spiegato l’azzurro della EF-Nippo ai microfoni della Gazzetta dello Sport – Con il team, abbiamo deciso subito che non avrei fatto la Vuelta. Io l’avevo curata con i farmaci in passato, però al di là della rinuncia alla corsa spagnola stavolta la situazione non stava migliorando“.
Dopo un consulto con i medici ecco la decisione di fermarsi in terapia, per un ciclo di quattro flebo che terrà Bettiol lontano dalle gare per i prossimi due mesi, saltando i Mondiali nelle sue amate Fiandre, dove ha conquistato la prima Classic Monumento della sua carriera nel 2019, palesando un grande feeling con le pietre.
Per il toscano ora è già tempo di pensare al prossimo anno e alla nuova stagione. “Non si sa ancora se il Tour Down Under, a metà gennaio, si disputerà. Io quando ho vinto il Giro delle Fiandre ho iniziato proprio dall’Australia. Mi ero trovato bene e a marzo, alla Tirreno-Adriatico, ero già abbastanza competitivo. Mi piacerebbe molto“.
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