Antonio Tiberi aveva ucciso un gatto lo scorso 21 giugno. Il ciclista professionista aveva acquistato una carabina ad aria compressa e aveva deciso di testare la propria mira, prima contro un cartello stradale e poi contro l’animale: il felino è stato colpito ed è morto. Il padrone del gatto se ne è accorto: è Federico Pedini Amati, ministro del Turismo ed ex Capitano Reggente.
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Un titolo che nella Repubblica di San Marino, dove è avvenuto il fatto e dove Tiberi è residente, significa ex Capo dello Stato. La dinamica venne presto chiarita e Antonio Tiberi aveva ammesso la propria colpa, affermando però che non era sua intenzione uccidere. Adesso è arrivata la sentenza: multa di 4.000 euro. Una misura che non soddisfa l’ex Reggente, il quale ha rilanciato (come riporta la Gazzetta dello Sport): “Non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone“.
Antonio Tiberi ha 21 anni, è professionista dal 2021 ed è tesserato per la Trek-Segafredo (squadra World Tour). Il nativo di Frosinone è stato Campione del Mondo a cronometro tra gli juniores nel 2019. L’atleta ha vinto una gara da pro’ (tappa al Giro d’Ungheria nel 2022) ed è reduce dall’ottimo settimo posto in classifica generale all’UAE Tour. Domani è annunciato al Trofeo Laigueglia, gara che aprirà il calendario italiano di questa stagione ciclistica.
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