Domenica è salito sulla bocca di tutti, il mondo intero del ciclismo ha imparato a conoscerlo (anche se lui si è già fatto notare da tempo). Biniam Girmay è la stella africana delle due ruote: il corridore eritreo si è preso con un colpo da maestro il successo alla Gand-Wevelgem.
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Le sue parole sul momento che sta attraversando a Wielerflits: “Certo, mi rendo conto di quanto questa vittoria sia importante per il nostro continente. Sono il primo africano ad essere riuscito a vincere una grande classica. Anche l’argento ai Mondiali U23 dello scorso anno è stato bello, ma questa lo è molto di più. É una delle gare più importanti al mondo. Sono contento che ci sia questa attenzione nei miei confronti, ma in realtà non mi piace stare sotto i riflettori. Nono ho mai aspirato ad essere famoso, sono e rimarrò lo stesso ragazzo di ieri”.
Sulla situazione contrattuale (è ancora legato alla Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux, ma ovviamente tante squadre si sono fatte avanti): “Sono un padre di famiglia, sono molto propenso a restare qui. Mi trovo molto bene e voglio rimanerci per i prossimi anni. In ogni caso fino al 2024, ma per quanto mi riguarda anche più a lungo, non vedo motivi per cambiare”.
I prossimi obiettivi e la rinuncia al Fiandre: “Voglio tornare a casa. La mia famiglia è la cosa più importante della mia vita. Più importante della bici, sì. Il mio piano era di tornare a casa da mia moglie e da mia figlia e mi atterrò a quel piano. Ho solo 21 anni, ho un sacco di tempo per tornare a correre il Fiandre. Prima dell’inizio di stagione abbiamo redatto e parlato con mia moglie Saliem del programma. Entrambi lo abbiamo accettato, voglio attenermi a quello e non vedo l’ora che arrivi il Giro d’Italia”.
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