Zero successi nei primi due anni da professionista, ma tantissime qualità messe in mostra ed un talento ancora tutto da scoprire. Il 2022 sembrava essere la stagione giusta per l’esplosione di Alessandro Covi, corridore classe 1998 (appena 23enne) della UAE Emirates, e così è stato.
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Tra la Vuelta Ciclista a la Region de Murcia Costa Calida e Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista Del Sol sono arrivate due bellissime vittorie, con quella di ieri nella seconda frazione della breve corsa a tappe iberica che è una vera e propria perla. Su un vero e proprio muro conclusivo l’azzurro è riuscito a staccare tutti i rivali con un allungo eccezionale, tra i quali scalatori puri come Miguel Ángel López.
Il Puma di Taino potrebbe essere quel corridore da classiche che l’Italia aspettava ormai da anni (le difficoltà nelle Ardenne per il Bel Paese, salvo qualche piazzamento di spicco estemporaneo sono ormai croniche). Le caratteristiche sono quelle ideali per le corse in Belgio: eccellente spunto veloce e tenuta strepitosa sugli strappi brevi e duri.
Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi sono corse perfette per le qualità di Covi. Ovviamente, visti i rivali (anche in squadra, con la UAE Emirates che può puntare su Tadej Pogacar), al momento c’è bisogno di una crescita ancora costante e di tanta esperienza, forse anche nel ruolo di gregario. Per il futuro non sarà sorprendente vedere il 23enne nelle posizioni d’avanguardia nelle Ardenne.
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