Un sogno che rischia di rimanere tale. L’ex CT della Nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, da tempo si sta battendo per la creazione di una squadra di alto livello in Italia capace di scuotere un movimento che risente soprattutto della crisi economica.
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Allo stato attuale delle cose, nel Bel Paese, vi sono tre formazioni Professional (Eolo-Kometa, Green Project Bardiani-Csf e Corratec) e i giovani, in un contesto del genere, fanno fatica a emergere e a crescere. Cassani, da questo punto di vista, è ispiratore di una nuova squadra Continental che si chiamerà Team Technipes #inEmilia-Romagna. Lo sponsor principale è romagnolo e rappresenta un punto di riferimento internazionale nel confezionamento industriale di prodotti solidi. Le biciclette con cui correranno i ciclisti saranno le celebri Bianchi.
Una struttura nella quale si devono registrare le presenze di tecnici di alto livello come Mario Chiesa e Francesco Chicci, senza dimenticare tra i meccanici Luigi Veneziano, che vanta nel proprio percorso professionale l’esperienza in Mercatone Uno al fianco di Marco Pantani.
Cassani, quindi, ha fatto il punto della situazione in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Tutti i nostri sponsor hanno deciso di investire e di affiancarci perché credono nei giovani. Abbiamo voluto fare un passo avanti per farli crescere e dar loro la possibilità di confrontarsi in Europa: serve alzare il livello del nostro professionismo. La squadra Continental ha futuro solo se ha un obiettivo: il calendario. In Italia è insufficiente perché le piccole gare a tappe sono indispensabili per migliorarsi. La struttura del team è forte. Chiesa è il mago della logistica e dell’organizzazione, Chicchi ha già lavorato con i giovani e al team Qhubeka ha portato Battistella al Mondiale U23“.
Una squadra che avrà 12 corridori (sei Under23 e sei elite), ma l’ex gestore della squadra tricolore ha anche ammesso questo alla Rosea: “La mia idea di fare una squadra professionistica vera e propria resta un sogno. Per l’Italia, senza team WorldTour dal 2017, è molto difficile trovare le risorse e gli sponsor che ci credono. Le cifre si sono alzate enormemente“. Vedremo se ci saranno dei cambiamenti nel futuro, ma sono evidenti le criticità.
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