Dopo un’annata di alti e bassi Davide Formolo è già lanciato verso il Giro d’Italia 2022, rassegna che il veronese vuole correre da protagonista per vendicare la caduta nella tappa di Montalcino. L’obiettivo stagionale è concludere la Corsa Rosa nelle prime dieci posizioni e dedicarsi, non senza ambizioni, alle grandi classiche.
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“Con tutta probabilità salterò il Tour l’anno prossimo – ha raccontato Formolo a CyclingNews -. Mi concentrerò sul Giro. Quest’anno quando sono caduto ho tirato i remi in barca in ottica Grande Boucle, ma nel 2022 voglio vivermi la corsa al 100%”.
Lo scalatore azzurro ha le idee chiare sulle sue attuali potenzialità: “Per quanto riguarda le grandi classiche mi sento abbastanza sicuro nel dire che sono in grado di vincerle. A proposito dei grandi giri invece deve scorrerne ancora di acqua sotto i ponti: Ho bisogno di un po’ di tempo e forse il momento giusto non arriverà mai”.
Il 2021 ha concesso poca libertà a Formolo, spesso e volentieri gregario di lusso del campione sloveno Tadej Pogacar. Sul compagno di squadra, nonché vicino di appartamento nel condominio monegasco in cui vivono, Davide spende solo belle parole.
“Prima di tutto è un brav’uomo, una brava persona. Alla fine stiamo in bici cinque o sei ore al giorno, ma ci sono altre 18 o 19 ore da trascorrere insieme ed è il modo in cui Tadej si comporta in quei momenti che gli fa guadagnare il rispetto di tutti”.
Pogacar e Formolo seguiranno una preparazione differenziata, anche perché l’italiano non sarà più supportato da Iñigo San Millán, allenatore di Tadej, ma passerà sotto la supervisione di Jeroen Swart. “Giocherò di più le mie carte l’anno prossimo. Correrò un po’ meno con Tadej e più per me stesso, quindi avremo un avvicinamento al 2022 diverso”.
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