Abbiamo raggiunto telefonicamente a Livigno il commissario tecnico della Nazionale femminile Paolo Sangalli, attualmente in ritiro in altura (dove starà fino al 7 settembre) con la squadra Juniores delle nostre ragazze, in vista dei grandi appuntamenti in programma questo mese tra cui l’Europeo di metà settembre in Belgio e i Mondiali in Svizzera a fine mese.
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Paolo, tornando indietro, cosa non ha funzionato nella prova in linea a Parigi?
“Fino al circuito finale ha funzionato tutto bene, poi dopo la caduta in cui è rimasta coinvolta, Persico ha sofferto di una forte colica che si sta portando dietro ancora oggi. Longo Borghini invece ha avuto una giornata, purtroppo, storta. Può capitare, il livello in gara era molto alto così come è sempre più alto il livello del ciclismo femminile e per essere competitive bisogna avere sempre un ottimo stato di forma”.
Secondo te, col senno di poi, Elisa Longo Borghini ha pagato gli sforzi del Giro d’Italia?
“No, assolutamente. Longo Borghini è arrivata a Parigi in forma, ha solamente avuto una giornata no”.
Secondo te Vittoria Guazzini può specializzarsi nelle cronometro verso Los Angeles 2028?
“Sicuramente, dipenderà anche dai percorsi ma direi di sì. All’Europeo Guazzini correrà sia nell’individuale che nel Team Relay e invece per il Mondiale siamo ancora in fase di valutazione”.
Quali possono essere le prospettive su strada di Letizia Paternoster?
“La Paternoster ha dimostrato di poter stare con le migliori fino a metà stagione quando poi si è dedicata alla pista in vista dei Giochi Olimpici di Parigi. Letizia infatti non correndo su strada dal Campionato Italiano di metà giugno non sarà al via dell’Europeo perché non è pronta”.
Quali saranno le punte dell’Italia agli Europei?
“E’ un percorso veloce, Consonni e Balsamo sono le ragazze più adatte”.
E le punte per i Mondiali?
“Stiamo lavorando con Longo Borghini, infatti non correrà l’Europeo per dedicarsi al Mondiale di fine mese”.
E poi c’è sempre il rebus Marta Cavalli…
“Cavalli sta bene, le è rimasta un po’ di paura di correre in gruppo, ma stiamo lavorando per un rientro per la prossima stagione: questi ultimi mesi se li sta prendendo per cercare di recuperare al meglio e tornare competitiva per il 2025… Anche se il percorso del Mondiale sarebbe stato adattissimo a lei”.
Gaia Realini invece è una buona promessa…
“Ha corso un ottimo Tour, è molto migliorata in discesa e la Lidl Trek sta facendo un ottimo lavoro. Sono molto soddisfatto di quanto ha fatto quest’anno”.
Cosa manca a Federica Venturelli per il salto di qualità?
“Sicuramente l’esperienza e quindi un po’ di anni nel World Tour e poi un po’ di fortuna. Venturelli quest’anno agli Europei Under23 su pista si è rotta il radio e speriamo di recuperarla in vista della prova a cronometro Under23 dei Mondiali di fine mese, invece agli Europei non ci sarà”.
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Cicloturismo nelle Colline Romagnole: Un’Avventura su Due RuoteA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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