Dal 2 al 6 febbraio avrà luogo la cinquantaduesima edizione dell’Étoile de Bessèges, breve corsa a tappe inserita nel calendario UCI Europe Tour che si snoda nel sud della Francia. Parteciperanno all’evento nove formazioni World Tour, altrettante compagini Professional (tra cui la Bardiani CSF Faizanè) e tre squadre Continental, dunque non mancheranno corridori di alto rango per ravvivare la manifestazione.
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La gara, inaugurata nel 1971 come classica e divenuta tre anni dopo corsa su più frazioni, rappresenta una vera maledizione per l’Italia: solo Fabio Baldato è riuscito ad imporsi nel lontano 2003, mentre 24 mesi or sono Alberto Bettiol si è dovuto accontentare della piazza d’onore cedendo il passo a Benoit Cosnefroy. Il 2021 ha incoronato Tim Wellens, fresco vincitore del Trofeo Serra de Tramuntana ma assente d’eccellenza sulle strade transalpine.
I 627 chilometri del percorso non riservano particolari insidie, motivo per cui tanti atleti anche di secondo piano potrebbero cercare di imporsi. Filippo Ganna, vincitore della di due tappe in questa competizione, una frazione in linea e la cronometro conclusiva, ha tutte le carte in regola per giocarsi il trionfo finale così come gli azzurri Diego Ulissi, Alessandro Covi ed Alberto Bettiol.
Le principali insidie giungono da Richard Carapaz, fermo restando che il tracciato si addice poco alle sue caratteristiche, Franck Bonnamour, privo tuttavia di gregari di spicco, senza dimenticare il vincitore del 2017 Lilian Calmejane ed il connazionale Tony Gallopin, grande affezionato all’Étoile de Bessèges come dimostrano il successo ed i tre secondi posti ottenuti a cavallo tra 2015 e 2018.
Le prime due tappe non presentano difficoltà degne di nota, la terza frazione riserva invece quattro GPM spalmati su 155 km che sulla carta stabiliranno le gerarchie della corsa al pari dell’arrivo in salita (non proibitivo) previsto per la quarta tappa. Infine la crono domenicale di 11 km con Ganna candidato d’obbligo alla vittoria.
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