La sola vittoria al Giro di Romandia non può bastare per rendere soddisfacente una stagione tutt’altro che eccellente e, ancora una volta, molto sfortunata per Geraint Thomas. Il gallese, vincitore del Tour de France 2018, non riesce più a trovare la gamba dei giorni migliori.
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Le sue parole ai microfoni di Cyclingweekly: “Quest’anno sentivo di aver avuto il mio miglior avvicinamento al Tour e questo mi dava fiducia. Poi ovviamente la caduta è stata negativa per la testa e per il morale. Ma devo ricordarmi che è stata una delle mie migliori stagioni fino all’inizio del Tour quest’anno. Quindi non è che all’improvviso sono diventato un corridore di merda. Devo restare positivo e continuare a lavorare duro e fare ciò che faccio”.
Sul futuro: “Alla fine mi restano forse due o tre anni e voglio godermeli. Il miglior modo per farlo è essere davanti e lottare per le vittorie. Questa è l’idea”. Andando a guardare gli obiettivi per il prossimo anno: “Non so ancora a cosa punterò. Prima risolviamo la questione del contratto e possiamo sederci a pianificare. Al momento vorrei vincere qualche corsa, non importa quale, e poi essere competitivo in quelle più importanti. Le Ardenne o il pavé sono alcune delle cose che potrei puntare, non mi dispiacerebbe fare qualcosa di leggermente diverso dal solito.
Anche se rifacessi il Tour, penso che l’avvicinamento potrebbe essere diverso. Giusto per cambiare un po’ le cose, ogni anno ho fatto più o meno lo stesso programma per la maggior parte della mia carriera, quindi sarebbe bello cambiare un po’”.
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