Wolfgan Rieke, il camionista tedesco che lo scorso 30 novembre travolse e uccise l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, sarà estradato in Italia. La decisione è stata presa dal giudice tedesco che sta seguendo il caso. Palla che passa alle autorità dei due Paesi concordare tempi e modi perché sia consegnato ai carabinieri.
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Negli ultimi giorni il suo avvocato Andrea Nardin ha presentato ricorso al Tribunale del riesame di Venezia chiedendo che la misura cautelare venga annullata o sostituita con gli arresti domiciliari. Per il giudice italiano che ne chiese l’arresto, Rieke è invece “del tutto insensibile a qualsiasi forma di scrupolo”e il suo comportamento denota “una stupefacente assenza di alcun segnale di rimorso”.
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Mentre fin dall’inizio si era ipotizzato che il camionista avesse iniziato la fuga subito, nell’ordinanza del gip è evidenziato come invece sarebbe rimasto a pochi metri dal cadavere di Rebellin per diversi minuti, una quindicina. Da Montebello, l’autotrasportatore si è diretto prima a Montorso, dove ha caricato del materiale, e poi in una ditta di logistica di Verona.
Infine, è tornato in Germania. Sempre nelle carte si legge come nella fuga il camionista abbia evitato tutte le strade principali, per raggiungere la Germania attraverso strade secondarie, evitando i controlli che intanto si erano attivati.
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