La stagione ciclistica è a riposo al momento, ma si pensa già al prossimo futuro. L’UCI, Unione Ciclistica Internazionale, sta capendo come potersi rinnovare in vista delle prossime stagioni; a parlarne direttamente è il numero uno del ciclismo internazionale David Lappartient in una intervista a DirectVelo.
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Tra i temi toccati c’è un eventuale cambio del calendario internazionale, che ormai da anni sembra essere praticamente fisso: “Necessario che le corse di un giorno si svolgano la domenica? Le classiche del Nord dimostrano che si possono correre anche il mercoledì o il venerdì. Le corse a tappe si svolgono generalmente dal lunedì alla domenica, ma non è possibile pensare di iniziare la domenica per finire di sabato?”
Lappartient lancia poi addirittura una provocazione, sull’invertire di posto il Lombardia e la Liegi-Bastogne-Liegi, motivandolo con un “Invece di andare in un Paese per cinque o sei volte all’anno, si potrebbe pensare di rimanerci per dei periodi un po’ più ristretti nel tempo“.
Nella stessa intervista, il numero uno UCI prova a spiegare il discorso di alcune squadre del creare una sorta di nuova competizione ciclistica: “Un’estensione delle discussioni che stiamo avendo con squadre e organizzatori. Non siamo nella logica della Superlega del calcio, che voleva essere in contrapposizione della Champions League. Un desiderio delle squadre è quello di essere più coinvolte a livello economico e trarre maggiori introiti dal loro investimento. E non è illogico. Ci sono elementi discussi con loro che non sembrano incompatibili“.
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