Le indagini condotte dalla Procura di Treviso relative al drammatico incidente che ha coinvolto Alice Toniolli sembrano essere destinate all’archiviazione, secondo le ultime informazioni diffuse dall’ANSA. La giovane ciclista trentina, protagonista di una drammatica caduta il 14 agosto durante una competizione dilettantistica, aveva riportato gravi lesioni dopo aver impattato violentemente contro un muretto a bordo strada. Le sue condizioni di salute, sebbene stabilizzate, destano ancora preoccupazione nel mondo del ciclismo, con i medici che non escludono la possibilità di danni permanenti.
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La vicenda giudiziaria ha preso una svolta significativa nelle ultime settimane. Nonostante la gravità dell’accaduto, né l’atleta né suo padre, che è stato nominato curatore legale, hanno finora presentato una denuncia formale. Inizialmente, l’inchiesta aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre figure chiave dell’organizzazione: Giacomo Salvador, che ricopre la carica di presidente della Cicloturistica Vittorio Veneto, Giulio De Nardi, che aveva la responsabilità di direttore di gara, e Daniele Borsoi, che svolgeva il ruolo di vicedirettore. Tutti e tre erano stati indagati per l’ipotesi di reato di lesioni colpose gravi.
Un elemento significativo emerso durante le indagini riguarda le aggravanti inizialmente ipotizzate. I magistrati hanno dovuto riconsiderare la posizione legale escludendo le aggravanti legate alla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, proprio in virtù dello status di dilettante della Toniolli. Questo aspetto ha contribuito a modificare il quadro generale dell’inchiesta.
La gara, organizzata dalla Cicloturistica Vittorio Veneto, si era svolta su un percorso che attraversava le colline trevigiane, un tracciato che ora è oggetto di attente valutazioni sulla sua sicurezza. Gli organizzatori, attraverso i loro legali, hanno sempre sostenuto di aver adottato tutte le misure di sicurezza previste dai regolamenti federali per questo tipo di competizioni.
In assenza di una denuncia formale da parte delle persone interessate, la Procura di Treviso si trova ora nella posizione di dover procedere con l’archiviazione del caso. Questa decisione, tuttavia, non diminuisce la gravità dell’accaduto e la necessità di una riflessione più ampia sulla sicurezza nelle competizioni ciclistiche dilettantistiche.
La comunità ciclistica locale e nazionale continua a seguire con apprensione l’evolversi delle condizioni di Alice Toniolli, mentre il dibattito sulla sicurezza nelle corse ciclistiche, specialmente a livello dilettantistico, rimane più che mai attuale. L’incidente ha infatti riacceso i riflettori sull’importanza di garantire standard di sicurezza sempre più elevati, anche nelle competizioni di livello amatoriale.
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Cicloturismo nelle Colline Romagnole: Un’Avventura su Due RuoteA cura della redazione di Inbici News24
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