Siamo entrati in un altro grande anno di ciclismo su strada, dopo un 2022 scoppiettante che ha regalato tanti momenti da ricordare, tante conferme e anche delle belle sorprese. Una delle più scintillanti si è vista durante l’ultimo Giro d’Italia, con l’esplosione al grande pubblico di Juan Pedro Lopez della Trek-Segafredo.
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Il piccolo scalatore spagnolo, che si era già fatto notare nel 2021 con il tredicesimo posto alla Vuelta a España, ha sorpreso tutti durante la Corsa Rosa. Riuscì a vestirsi di rosa nella quarta tappa, quella con arrivo all’Etna, grazie al secondo posto dietro Lennard Kamna, e ha vestito il simbolo del primato per dieci giorni per poi conquistare la maglia bianca grazie al decimo posto finale. Nella corsa di casa invece non è riuscito ad imporsi, ma adesso il suo pensiero sarà esclusivamente per il prossimo Tour de France.
Lo spagnolo ha già annunciato che vorrà essere protagonista alla Grande Boucle e ribadisce i suoi concetti in una intervista a Marca: “So che ripetermi sarà difficile, al Giro la sfida era quella di andare il più lontano possibile. Quando ci sono riuscito sono stato a fianco di grandi corridori come Vincenzo Nibali e Richard Carapaz. Sono soddisfatto, so quale è la strada per ottenere ottimi risultati, poi quello che dovrà essere, sarà“.
Lui è solo uno dei talenti di cui il movimento spagnolo sembra assai pregno negli ultimi tempi: “Abbiamo una grande generazione. Mikel Landa ed Enric Mas non mollano, sono regolari e possono vincere ovunque. Poi ci sono Ayuso, Rodriguez, Pierna, Arrieta, ragazzi che stanno crescendo molto. Quello che io voglio è fare un passo in avanti ogni anno e quello che ho raggiunto nel 2022 è fantastico“.
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