La Vuelta a España ha incoronato Sepp Kuss. Lo statunitense della Jumbo-Visma si è imposto a sorpresa nella corsa di tre settimane iberica, riuscendo mettere d’accordo la propria squadra e a ‘convincerla’ a lasciargli il successo, con buona pace dei suoi capitani Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. Ma c’è chi non si è detto per nulla convinto dello scalatore di Durango.
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Parliamo di Jerome Pineau, ex ciclista e general manager del team B&B Hotels-KTM dal 2018 al 2022, che negli scorsi giorni ha accusato apertamente Kuss di doping tecnologico. Secondo lui lo statunitense usufruiva di una bicicletta con il motorino dentro, guardando le immagini del Tourmalet. Queste le sue parole a RMC Sports: “Kuss è andato a prendere un gruppo di corridori forti andando 10 chilometri all’ora più veloci di loro. C’erano talenti come Ayuso, Uijdebroeks e Soler. Si vede uno spettatore che fa un passo a centro strada, Kuss lo vede, frena e riparte velocissimo. Sul Tourmalet. Come ci si spiega una cosa del genere?“.
Non si è fatta attendere la risposta del fresco vincitore della Vuelta a GCN: “Dalla tv non si vede da dove viene il vento, quale è la potenza, ecc. Ad esempio, sul Tourmalet, c’era un tratto pianeggiante nella zona più ripida. Lo sapevo che partendo da dietro potevo arrivare a una velocità tre volte superiore a quella di Ayuso. Poi mi sono dovuto fermare perché c’era uno spettatore che correva al mio fianco e sono ripartito. Ma questo non mi preoccupa, non mi arrabbio nemmeno, perché è così stupido da dire. Non mi interessa“.
Kuss non pensa minimamente alle accuse da parte di Pineau, godendosi così il suo dolce successo in Spagna. Ora si festeggia, poi si vedrà…
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