Si comincia a pensare al futuro del ciclismo. Non parliamo della prossima stagione, del 2023, ma di come i cambiamenti climatici possano impattare nella storia di questo sport. Proprio per questo, l’Unione Ciclistica Internazionale ha presentato il proprio manifesto per un ciclismo sostenibile.
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Otto punti d’intervento nel cosiddetto UCI Climate Action Charter, a cui potranno aderire società sportive e gli organizzatori delle gare per far sì che il ciclismo possa avere meno impatto possibile in un pianeta sempre più condizionato dai cambiamenti climatici. Si legge nella carta: “La scienza ci dice che la bicicletta ha un ruolo fondamentale nell’azione globale per il clima. Come famiglia ciclistica unita, ci assumeremo la responsabilità di affrontare queste sfide riducendo l’impatto del nostro sport sull’ambiente e promuovendo i benefici di un maggiore utilizzo della bicicletta per lo sviluppo sostenibile“.
RCS Sport, che ha da subito sottoscritto la Carta –le fa eco l’organizzazione italiana – è già attiva da anni sul fronte della sostenibilità attraverso Ride Green, il progetto volto alla salvaguardia delle aree toccate dal Giro d’Italia basato sulla raccolta differenziata e un preciso sistema di tracciabilità dei flussi, oltre ad utilizzare già da qualche anno auto in corsa a basso impatto ambientale”.
Questi gli otto punti diramati dall’UCI:
- Misureremo in modo coerente la nostra impronta climatica e faremo un resoconto secondo standard riconosciuti a livello internazionale entro e non oltre il 2024.
- Promuoveremo gli spostamenti attivi e il ruolo della bicicletta nella lotta al cambiamento climatico, nel miglioramento del benessere e nella costruzione di un futuro più sostenibile per tutti.
- Ci assicureremo che gli effetti del cambiamento climatico siano presi in considerazione nei nostri piani futuri.
- Implementeremo acquisti sostenibili per i nostri eventi e le nostre attività.
- Ridurremo la domanda di energia e daremo priorità all’elettricità proveniente da fonti rinnovabili al 100%.
- Ridurre i rifiuti e accelerare la transizione verso un’economia circolare.
- Daremo priorità ai trasporti a basse emissioni di carbonio
- Rispetteremo la natura e aumenteremo la consapevolezza dei valori della biodiversità per le persone, dei legami con lo sport e dell’importanza della conservazione.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata