Si è conclusa domenica con la prova in linea maschile la rassegna iridata di ciclismo a Wollongong, in Australia. A dominare la corsa è stato il giovane talento belga Remco Evenepoel che, con un attacco dei suoi, ha preceduto Christophe Laporte e Michael Matthews. Due gli italiani in top10, Matteo Trentin quinto e Alberto Bettiol ottavo con una Nazionale che ha corso da vera protagonista tutto il giorno. Ne abbiamo così approfittato per parlare con Marco Saligari e per stilare insieme a lui un bilancio di questi Campionati del Mondo, dove l’Italia torna a casa con tre medaglie.
Marco, che idea ti sei fatto di questi Mondiali?
“Sono stati dei Mondiali duri, la differenza l’ha fatta chi aveva le gambe”.
Ti saresti aspettato qualcosa in più dalla nostra Nazionale?
“No, sinceramente no per il semplice fatto che facciamo i conti con quello che abbiamo. Per vincere un Mondiale deve venir fuori una gara strana e avere un po’ di fortuna. Corridori come Evenepoel, Alaphilippe, Van Aert sono impressionanti. Fanno un’altra gara. Bettiol ha vinto un Fiandre è vero, ma poi? Non è più arrivato tra i primi cinque in una Grande Classica. Gli altri sono più forti, inutile girarci intorno. Noi non abbiamo corridori come quelli che ho citato in precedenza, almeno per il momento”.
Filippo Ganna che ha come prossimo grande appuntamento il Record dell’Ora in programma a Grenchen il giorno del Giro di Lombardia. Decisione che ha suscitato parecchie critiche. Tu che cosa ne pensi?
“Anch’io non pensavo che Filippo potesse avere tutto questo interesse nel Record dell’Ora in questo periodo della stagione. Io fossi stato in lui mi sarei concentrato più sui Mondiali”.
Nella gara maschile in cos’hanno peccato gli altri favoriti di questo Mondiale?
“Si sono fatti mettere nel sacco da Remco Evenepoel, bisognava muoversi e quindi essere presenti rispondendo all’attacco del giovane belga. Bettiol secondo me è lì che ha perso la sua occasione. Chiaramente a posteriori è tutto più facile, non voglio banalizzare niente.”
Lorenzo Rota, che è stato un grande protagonista, all’ultimo chilometro ha perso ogni chance di medaglia. Cos’ha sbagliato quel gruppetto alle spalle di Evenepoel?
“Hanno sbagliato a rallentare sul finale, erano troppo lenti e il gruppo da dietro arrivava a doppia velocità e così si sono fatti fregare”.
Due italiani in top5. Matteo Trentin quinto e Alberto Bettiol ottavo. Te lo aspettavi?
“Sì, ma dopo il quinto posto però. Secondo me questi, allo stato attuale, sono i nostri piazzamenti. Se Bettiol fosse stato nel gruppetto insieme a Rota magari la corsa sarebbe potuta andare in modo diverso”.
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