La scelta, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, è fatta: Maurizio Fondriest è prossimo a succedere a Davide Cassani in qualità di commissario tecnico della Nazionale italiana. In sostanza, si tratta quasi di una reunion con il presidente federale Cordiano Dagnoni, che condivise con lui alcune parti dell’esperienza ciclistica.
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Fu di Fondriest una delle vittorie più inattese dell’Italia nella lunga storia dei Campionati del Mondo, a Renaix nel 1988, quando il belga Claude Criquielion e il canadese Steve Bauer passarono alle maniere forti in volata lasciando campo libero al trentino, allora ventitreenne e poi due volte vincitore della Coppa del Mondo, oltre che della Milano-Sanremo 1993.
L’incontro che sancirà l’incaricò arriverà nei prossimi giorni, e vedrà Fondriest prendere le redini della Nazionale azzurra dal 1° gennaio 2022, con termine posto alle Olimpiadi di Parigi 2024. Questo almeno secondo le idee di Dagnoni, che devono essere in ogni caso sottoposte al parere del Consiglio Federale.
Dopo la querelle con Davide Cassani, in parte legata anche all’ingresso di Roberto Amadio da team manager ed esplosa direttamente alle Olimpiadi di Tokyo, ecco dunque il cambio. Ma il quasi ex ct resterà nell’ambiente con un ruolo da ambasciatore.
Fondriest si andrebbe a inserire in un quadro più articolato, che vede Mario Scirea al suo fianco e Gianni Bugno, che un tempo quasi non poteva vedere il trentino, con un ruolo chiave nell’ambito azzurro (nelle idee di Dagnoni sarebbe il team manager).
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