Vincenzo Nibali ha vinto il ballottaggio con Ulissi e Formolo e prenderà parte alla prova in linea delle Olimpiadi di Tokyo 2021.
Lo Squalo, però, arriva ai Giochi a fari decisamente spenti. Il 2021 è stato un anno fin qui sfortunato per il messinese, il quale, oltretutto, sembra iniziare a sentire il peso dell’età. Nibali, nell’ultima tappa del Tour da lui disputata, la quindicesima, ovvero la Céret-Andorra La Vella, ha palesato un buon colpo di pedale.
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Tuttavia, chiaramente, ciò che ha fatto vedere Vincenzo non è paragonabile a quello che hanno mostrato in Francia i grandi favoriti per l’oro Tadej Pogacar e Wout Van Aert. Nibali che va a Tokyo, per ovvi motivi, non è quello di Rio e anche il suo ruolo, nella Nazionale, sarà diverso. Cinque anni fa, infatti, il messinese era il leader massimo della selezione azzurra, mentre ora sarà una delle punte di un gruppo che dovrà trovare un modo per giocarsi le sue carte contro avversari, sulla carta, molto più forti.
Nibali, dalla sua, ha sicuramente l’esperienza e le doti di fondo che potrebbero permettergli di esaltarsi in una gara lunga come l’Olimpiade. Inoltre, Vincenzo, dato che è in Giappone da diversi giorni, potrebbe avere alcuni vantaggi, rispetto a chi ha concluso il Tour, legati al fuso orario. Stante quelle che sono le sue caratteristiche, ad ogni modo, lo Squalo potrebbe essere una delle prime pedine che Davide Cassani muoverà sullo scacchiere.
Nibali attuale non può certo aspettare la salita di Mikuni Pass, dato che in un ipotetico faccia a faccia con Pogacar non ha grosse chance. Meglio, dunque, partire da lontano e sperare di trovare, lungo la strada, qualche prezioso alleato. In una gara ove le Nazionali possono schierare al massimo cinque atleti, è sicuramente più facile, rispetto al solito, che un tentativo da lontano vada in porto o, quantomeno, permetta a chi ve ne fa parte di giocarsi un piazzamento di pregio.
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