Ne stiamo parlando ormai da giorni, tutto il mondo del ciclismo è rimasto strabiliato dalle prestazioni di Tadej Pogacar in questo inizio di stagione. Fermandoci solamente ai numeri sono arrivate due vittorie di tappa e la classifica generale all’UAE Tour, l’impresa della Strade Bianche e due successi parziali più la graduatoria finale alla Tirreno-Adriatico.
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Ovviamente oltre ai risultati c’è di più: c’è un atteggiamento che sembra ormai quasi di resa da parte dei rivali. Lo abbiamo notato sullo sterrato, con uno scatto a 50 km dall’arrivo che è servito a sbaragliare la concorrenza, senza la minima risposta degli avversari. Ancor di più nella Corsa dei due Mari: al primo attacco lo sloveno della UAE Emirates è riuscito ogni volta a fare la differenza, distruggendo la concorrenza.
Non solo su strada, sono anche le dichiarazioni post gara a confermare la situazione. “Pogacar va fortissimo, quando parte è di un altro pianeta“ le parole di Mikel Landa. Simile anche ciò che ha espresso Jonas Vingegaard dopo il traguardo di San Benedetto del Tronto, sentendosi felice della seconda piazza.
Chi non è mai banale da tempo è Patrick Lefevere, leader della Quick-Step Alpha Vinyl, che ieri ha sentenziato: “Due anni fa dei giornalisti mi hanno detto che Remco Evenepoel era il nuovo Eddy Merckx, ma si sono sbagliati. Il nuovo Eddy Merckx è Tadej Pogacar”.
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