Si è svolto nella giornata di giovedì il processo ai danni della tifosa responsabile della caduta di numerosi ciclisti durante la prima tappa del Tour de France 2021, con la donna che si è presentata al tribunale di Brest insieme al proprio avvocato, dichiarandosi molto colpita emotivamente.
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Il reato è quello di aver messo in pericolo l’incolumità dei ciclisti e proprio per questo rischia 4 mesi di carcere, come chiesto dall’avvocato della procura che ha sì riconosciuto il rammarico per l’azione, ma anche la pericolosità del gesto in quanto tale.
Ricordiamo che la tifosa si è sporta oltre il limite della strada, urtando contro Tony Martin un cartello con su scritto “Opi-Omi”, un incoraggiamento ai propri nonni, scatenando un effetto domino nel plotone.
Oltre a quelle accuse penali, che sono state ascoltate giovedì, potrebbe dover sborsare anche un euro al CPA, dopo che il sindacato dei ciclisti ha deciso di sporgere denuncia civile in quello che ha descritto come un “simbolico” gesto per quanto accaduto.
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