In una stagione nella quale i campioni hanno monopolizzato le Classiche Monumento e i Grandi Giri, la sorpresa ciclistica dell’anno è stata sicuramente quella di Sepp Kuss vincitore alla Vuelta di Spagna. Una prestazione monstre quella dell’americano della Jumbo-Visma, da sempre gregario di lusso, che ha sfruttato sì le occasioni concesse dai compagni, ma ha comunque saputo primeggiare.
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Lo statunitense è stato intervistato da GCN spiegando che al momento non si considera ancora capitano: “Penso che posso essere più concentrato in corse se arrivo pensando che non devo rilassarmi troppo. Alla Vuelta nelle prime tappe pensavo che avrei potuto perdere più terreno possibile per salvare le energie, ma poi mi sono sentito bene e non ho voluto perdere terreno tanto per farlo. Essere in classifica, o in un ruolo di alternativa, mi tiene sull’attenti. Ovviamente, voglio vincere o comunque fare del mio meglio e farlo come secondo uomo è una buona via di mezzo per me”.
Poi, parlando dell’addio di Primoz Roglic diretto alla Bora-hansgrohe: “Primoz ha portato la nostra squadra dove è ora. In squadra, ha spinto tutti al proprio meglio e ci ha mostrato che fare bene non era sufficiente. Ho imparato molto da lui, non solo dai suoi insegnamenti diretti, ma anche come è cresciuto come corridore e cosa ha imparato. Se il tuo leader fa degli errori e lo vedi correggerli in una corsa successiva, anche tu impari da quello. Vedere che corridore è diventato rispetto a quello che era quando ha iniziato non ha prezzo e devo dargli gran parte del merito da parte dei corridori per aver portato la squadra dove è ora”.
Ma aggiunge: “Penso sia meglio per tutti che ora sia in un’altra squadra. Ora può andare in una squadra e sentire il supporto che sente di meritare e avere tutti al suo servizio”.
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