Matteo Bianchi si è laureato Campione d’Europa nel chilometro da fermo, conquistando una pregevole medaglia d’oro al Velodromo di Apeldoorn (Paesi Bassi) e regalando all’Italia il secondo titolo di giornata dopo quello firmato dal quartetto femminile dell’inseguimento a squadre. Il 22enne si è presentato all’atto conclusivo con il miglior tempo di qualificazione (59.687) e si è esibito per ultimo in finale, dove ha saputo trionfare con il crono di 1:00.272 (media di 60,35 km/h): un peggioramento sensibile rispetto a questa mattina, frutto del doppio sforzo di giornata, ma che non ha impedito al nostro portacolori di salire sul gradino più alto del podio.
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L’altoatesino è uscito bene dal blocco e ha completato la prima tornata in 18.478, ha poi saputo fare la differenza in un pregevole secondo giro (31.607 a metà gara) ed è stato capace di tenere un buon ritmo nei successivi 250 metri (45.359), chiudendo poi in scioltezza. L’azzurro ha tagliato il traguardo con un margine di 0.142 nei confronti dell’olandese Daan Kool e di 0.200 sul francese Melvin Landerneau, argento iridato che ha dovuto cedere lo scettro continentale.
Matteo Bianchi ha saputo migliorare l’argento degli Europei 2022, ribadendo in maniera nitida di essere ormai ai vertici di questa disciplina in campo internazionale. Lo scorso anno fu quinto ai Mondiali, dominati dall’assoluto fuoriclasse olandese Jeffrey Hoogland 58.106 (oggi era assente). L’Italia ha trovato un talento di questa specialità purtroppo non olimpica: quello odierno è il primo sigillo agli Europei in questa disciplina. A questo punto il ciclista dell’Esercito può guardare con grande ottimismo al prossimo futuro.
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