Abbiamo raggiunto telefonicamente Matteo Bianchi, nuovo talento del settore veloce della pista italiana che agli Europei di Monaco ha realizzato il nuovo record italiano nel km da fermo con il tempo di 59″661 (primo italiano a scendere sotto il minuto), conquistando in finale una storica medaglia d’argento pedalando in 1.00.089 alla media di 59,911 kmh: “Sono contentissimo, agli Europei andavo senza troppe aspettative, sapevo che la concorrenza sarebbe stata più agguerrita rispetto agli Under23“.
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Come stai Matteo?
“Bene, tutto a posto. Sono in Croazia con gli amici un paio di giorni per staccare un po’ e riposare in vista del finale di stagione”.
Come state lavorando per rilanciare il settore veloce che sta ottenendo ottimi risultati?
“Siamo tutti molto giovani, io sono il più ‘anziano’ tra i ragazzi veloci, e ho solo 20 anni. Noi della categoria Under23 stiamo iniziando a confrontarci anche con gli Elite e questo è un bello stimolo. Ivan (Quaranta, ndr) ci segue bene e ci tranquillizza molto. Io con lui mi trovo molto bene ma devo dire che siamo tutti contenti”.
Che aria si respira all’interno del vostro team di lavoro?
“Sicuramente c’è molta voglia di fare e la giusta competizione tra di noi. Secondo me siamo sulla strada giusta per continuare a crescere sempre di più”.
Come ti sei avvicinato alla velocità?
“Ho cominciato come tutti dalla strada e quando ero Allievi ho iniziato ad avvicinarmi anche alla pista. Arrivato tra gli Juniores mi sono cimentato nel settore veloce e ho deciso di specializzarmi. Mi alleno su strada per fare i lavori utili per la pista ma non penso a diventare uno stradista. Del settore veloce mi piace il fatto di potersi esprimere in così poco tempo, è molto adrenalinico come sport ed è un settore di nicchia, quindi particolare”.
Qual è la tua distanza preferita?
“Io ho sempre preferito il chilometro, ma mi piacciono anche il keirin ed il team sprint dove corro insieme a Matteo Tugnolo e Daniele Napolitano. Quest’anno siamo riusciti a formare questo terzetto e a portarlo anche in gara. Tra di noi ci troviamo molto bene, siamo affiatati”.
Su cosa senti di dover migliorare maggiormente?
“Un po’ sulla tattica della velocità che è una disciplina in cui serve tempo per poter migliorare sotto questo punto di vista”.
Quali saranno i prossimi appuntamenti?
“Abbiamo il programma il Mondiale ad ottobre a Parigi e poi da febbraio inizieranno le qualifiche olimpiche in vista di Parigi 2024 dove cercheremo di fare il possibile, siamo giovani e quindi puntiamo più alla qualificazione che al risultato”.
Parigi 2024 un sogno che può realizzarsi…
“Sì. E’ un nostro obiettivo di squadra”.
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