Dal capolavoro al Giro di Lombardia 2018, al netto calo che lo ha contraddistinto nelle ultime stagioni.
Gli alti e bassi hanno sempre fatto parte della carriera di Thibaut Pinot, che dall’anno scorso, dall’edizione 2020 del Tour de France, non riesce però a riprendersi. Il transalpino della Groupama FDJ è tornato in corsa al Tour du Limousin con tanta voglia di stupire.
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Le sue parole a L’Equipe: “Per me la paura maggiore erano le salite lunghe. Ad aprile mi dovevo addirittura fermare per delle pause in una salita di 10 km per rilassare la mia schiena. A Tignes sono riuscito a fare senza fermarmi salite lunghe un’ora, più volte al giorno, quindi ho capito che le cose stavano andando meglio”.
Prosegue: “Sono impaziente di attaccare ancora un numero sulla schiena. Le gambe penso che siano abbastanza buone. Basandomi sulla qualità degli allenamenti e sui numeri che sto facendo, sento che le cose stanno andando bene”.
La fiducia sembra essere ritrovata: “Voglio dimostrare che ci sono ancora, perché le persone hanno parlato molto dallo scorso anno, dicendo che ero in vacanza, godendomi la vita, facendo barbecue e che non avevo la giusta mentalità: un sacco di cose stupide. Ho ancora un orgoglio e un po’ di stima di me, voglio dimostrare chi sono“.
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