Quando si parla di grandi imprese nella storia del ciclismo su strada, uno degli autori più iconici da questo punto di vista è sicuramente lui: il “Diablo” di Uboldo Claudio Chiappucci, oltre a quel memorabile successo al Tour de France 1992 al Sestriere dopo 200 km di fuga, fu capace di un gesto tecnico altrettanto incredibile l’anno precedente in occasione della Milano – Sanremo, la cui edizione 2022 è in programma sabato prossimo.
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“L’edizione del 1991 della Classicissima” – racconta l’ex Campione varesino – “fu resa dura fin dai primi chilometri, così insieme ad una quindicina di corridori attaccammo sul Turchino. Nel nostro gruppo di fuggitivi c’erano corridori che avevano chance di vittoria, ma la distanza ed il finale fecero una selezione naturale. Sul Capo Berta rimasi solo con Rolf Sorensen, forte danese che aveva anche uno spunto veloce, e riuscimmo a collaborare nonostante lui avesse il proprio capitano Moreno Argentin nel gruppo inseguitore. Sorensen sarebbe stato un osso duro in una eventuale volata, così scattai sul Poggio e mi lanciai verso il traguardo, che ai tempi si trovava in Corso Cavallotti. Un attacco da così lontano lo si ricorda ancora oggi quando si corre la Sanremo, nessuno ebbe più il coraggio di compiere una impresa simile negli anni a venire”.
Ma cosa è cambiato trentuno anni dopo? – “Attualmente ci sono tantissimi corridori in grado di poterla vincere, i quasi 300 chilometri richiedono fondo e resistenza, ma il percorso non permette più attacchi alla lunga distanza come era accaduto quando vinsi io. Ci possono essere tentativi a sorpresa, questi si, ma sicuramente molto più vicini all’arrivo rispetto a prima”.
Chi può vincere sabato? – “Ci sono molti pretendenti, e credo che se la corsa dovesse decidersi sul Poggio penso che la vittoria vada ad uno straniero. Per quanto riguarda i corridori italiani penso che qualcuno possa sfruttare la propria chance attaccando prima, magari sulla Cipressa. Ganna? Personalmente lo vedo più defilato nella lista dei candidati alla vittoria, Colbrelli è assente ma il fatto di essersi ritirato subito alla Parigi-Nizza lo avrebbe comunque penalizzato. Diverso sarebbe stato il discorso per Alaphilippe, che sicuramente avrebbe detto la sua ed è un peccato che anche lui debba rinunciare per motivi di salute. Penso che Van Aert sia il favoritissimo e vedremo anche cosa può fare un fenomeno quale è Tadej Pogacar”.
Claudio Chiappucci sarà anche l’ospite d’eccezione del prossimo Trainingcamp di InBici Magazine, organizzato dal 14 al 18 aprile a Gabicce Mare – “Sarà una bella occasione per stare insieme ad un bel gruppo pedalando sulle strade tra mare e collina in Romagna e nelle Marche. Sono territori molto belli e percorreremo itinerari con poco traffico e più o meno impegnativi, ma all’insegna del divertimento e del benessere”.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata