Si è disputato a Iowa City, lo scorso fine settimana, il Jingle Cross, importante manifestazione americana che è stata una vera e propria tre giorni di grande festa per amatori, giovani e corridori agonisti, i quali si sono sfidati nella seconda prova di Coppa del Mondo dell’Unione Ciclistica Internazionale. Ma dagli States si alza una vera e propria bufera: molte delle donne che hanno partecipato alla gara si sono lamentate del fatto che i due speaker della corsa abbiano fatto ripetutamente commenti sessisti nei loro confronti.
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A farsi portavoce del disagio espresso dalle ragazze che hanno gareggiato è l’americana Lindsay Knight, la quale ha scritto un post sul proprio profilo Instagram spiegando ciò che è successo: “per tutta la gara abbiamo ascoltato nei nostri confronti parole come “le mamme possono anche calmarsi perché i loro mariti avranno finito di correre tra 5 minuti”, oppure, mentre ero ai box per il mio compagno, sono stata derisa e umiliato dagli speaker che hanno detto: “è quello che ottieni quando una ragazza ti fa assistenza”. E dubito che lo avessero detto per affermare che io stavo fornendo un supporto importante. Non intendo più sopportare cose del genere, e credo che non lo vogliano nemmeno le altre donne che mettono così tanta passione in questo sport”.
Il comitato organizzatore della gara di Iowa City, in una nota ufficiale, prende le distanze da quanto è accaduto e difende le ragazze: “Siamo a conoscenza dei commenti offensivi e di cattivo gusto fatti da uno dei nostri annunciatori. Questi commenti non si allineano con gli ideali di Jingle Cross, con il nostro staff, la direzione o le centinaia di volontari che ci aiutano a creare questo incredibile evento. Lo speaker è stato informato del fatto che non sarà più chiamato a svolgere questo ruolo nel Jingle Cross. Ci scusiamo per questo incidente e ci scusiamo con i nostri corridori, spettatori, tifosi e ospiti”.
Sul comportamento dei due speaker della corsa, Brad Sohner e Larry Longo, la Knight ha rilasciato anche una lunga intervista al sito CxMagazine: “Uno dei due prendeva le distanze dall’altro, ma non lo faceva in modo efficace. Ho parlato con la Federazione Ciclistica degli USA e mi hanno assicurato che lo speaker in questione non sarà chiamato per le loro gare di livello nazionale”.
Lo speaker in questione, che ha lanciato queste battute offensive contro le donne, è Larry Longo.
“I commenti non erano innocenti – prosegue la Knight nelle sue dichiarazioni -, parlava con l’intento di sminuire e rendere le donne. Ho parlato di questa cosa con Brad Sohner, l’altro annunciatore, ma ha solo richiamato in privato il suo collega. Non ha reso pubblico il proprio disappunto per ciò che stava dicendo l’altra persona, ed è questo il problema. Trattenere un disagio diventa una complicità verso tutti gli altri”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine