E’ incredibile. Pazzesco. Ma come si fa ad avere in squadra un corridore come Tom Dumoulin e non affiancoargli dei gregari degni del suo nome? La Sunweb ha in squadra il vincitore di un Giro d’Italia, il campione del mondo a cronometro; Dumoulin è anche colui che ha rischiato di vincere la Vuelta qualche anno fa. Quest’anno è arrivato secondo al Giro d’Italia, corso da grande protagonista. Viene al Tour con l’obiettivo di fare bene e non c’è nessun compagno pronto a dargli una mano nel momento di difficoltà.
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L’unico corridore della Sunweb che ha aiutato Tom Dumoulin sul Mur de Bretagne è stato Søren Kragh Andersen, questo ragazzo danese di 23 anni che ha già un bel palmares alle spalle e che sta indossando la maglia bianca di miglior giovane. Tutto il resto del Team Sunweb fa acqua da tutte le parti.
La squadra era già stata criticata molte volte durante lo scorso Giro d’Italia: Dumoulin era in maglia rosa, ma non aveva mai gregari pronti a dargli una mano. Al Giro d’Italia 2017 c’era l’attenuante di una squadra decimata dopo la caduta nella tappa del Blockhaus, causata da un motociclista al seguito della corsa.
Quest’anno non ci sono scuse: Laurens Ten Dam, Chad Haha, Niklas Arndt, Simon Geschke ed Edward Thenus non si sono proprio visti al fianco di Dumoulin. Quando c’è una foratura di un capitano a 2,5 km dall’arrivo, i corridori di una squadra si fermano ad aspettare il proprio leader. Oggi non si è visto nessuno a parte Andersen.
Sarà davvero dura per Tom Dumoulin riuscire a fare tutto da solo, perché al Tour de France la squadra è davvero molto importante, e la tappa di oggi ne è stata una prova. I manager del team olandese dovrebbero fare una riflessione in vista del futuro: Dumoulin è un patrimonio del ciclismo mondiale, ma non può correre da solo.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine