La seconda settimana del Tour de France 2018 resterà nella storia come settimana degli incivili. In quale altro modo può essere definito quello che è successo in questi giorni? Dalla caduta di Vincenzo Nibali allo strattonamento di Chris Froome, fino al fumogeno lanciato oggi nel cuore del gruppo che stava procedendo compatto.
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Abbiamo già scritto ieri che il Team Bahrain Merida sta pensando di fare causa ad ASO, società organizzatrice del Tour, per chiedere loro i danni, in quanto Vincenzo è stato fatto fuori da un problema che può essere imputato al comitato organizzatore. La stessa ASO, a sua volta, vuole fare causa allo spettatore che ha spinto Froome e agli altri che hanno lanciato i fumogeni.
Purtroppo la piega che la corsa sta prendendo è quella di una corsa verso i tribunali. E di certo non è questo lo spettacolo che vogliamo vedere: mille volte meglio una tappa noiosa (come in questi due giorni) che una tappa animata da quattro imbecilli che mettono in pericolo i corridori con i propri atteggiamenti infantili.
Il tifoso del ciclismo è colui che RISPETTA i corridori. Li applaude tutti, magari può non applaudire il corridore meno simpatico, ma viene riconosciuto che tutti fanno la stessa fatica.
Lanciare un fumogeno vuol dire non permette a un corridore nè di vedere nè di respirare. E la gente che picchia non può stare a bordo strada.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine