Permettetemi di dirlo: lo avevo scritto domenica scorsa, dopo che la Jumbo-Visma aveva offerto una prova di forza mostruosa nell’arrivo in salita al Grand Colombier. Squadra che lavora tutto il giorno ma alla fine, nello sprint a due tra Pogacar e Roglic, ha vinto il portacolori della UAE Team Emirates. E già domenica scorsa scrissi che il corridore più forte del Tour era Pogacar. Lo avevo scritto a questo link.
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Non dico questo per incensarmi, anzi: chi mi conosce sa bene che non sono solito farlo. Ma oggi, nella cronometro, la specialità per eccellenza in cui sei solo con la tua fatica, Pogacar ha dimostrato ancora una volta di essere il corridore più forte. Tre tappe vinte al Tour de France alla sua prima partecipazione, senza uno squadrone al proprio fianco e senza essere partito con l’obiettivo di vincere il Tour. La volontà sua e della squadra era solo quella di fare esperienza. E i risultati sono stati questi.
La strada ha decretato che Pogacar è stato il corridore più forte, e ha vinto con merito questa edizione della Grande Boucle. La Jumbo-Visma è la squadra più forte della corsa, ma il corridore più forte è in casa UAE Team Emirates. E’ stato l’unico che ha avuto la forza per attaccare negli arrivi in salita, ha svolto un’ultima settimana in riserva per poi sprigionare tutta la propria energia in questa prova contro il tempo. Non c’è nulla da dire se non che ribadire che Tadej è stato il più forte.
Quello che mi dispiace, per Roglic, è che dopo il Giro d’Italia perso lo scorso anno adesso è sfumato anche in Tour, questa volta in maniera beffarda. Ok, lo sloveno ha vinto la Vuelta e numerose altre corse, ma l’appuntamento di quest’anno era davvero troppo importante, soprattutto perché la squadra olandese ha deciso di “sacrificare” anche un possibile capitano come Tom Dumoulin per farlo correre da gregario al fianco di Roglic. Con il senno di poi si sarebbe potuto puntare su due capitani per la classifica generale, ma la storia non si scrive con i se e con i ma. Si scrive con le pedalate. E Pogacar è il degno vincitore di questo Tour de France.