Dopo gli ultimi summit con le autorità locali è stata confermata anche la Gran Fondo Internazionale Gavia & Mortirolo che, sotto l’egida del Gs Alpi, si svolgerà regolarmente il prossimo 27 giugno prossimo.
Ad annunciarlo è stato lo stesso Vittorio Mevio: “Proprio nei giorni scorsi – spiega – ho avuto un incontro preparatorio con i rappresentanti dell’amministrazione di Aprica e devo dire che, a tutti i livelli, ho ravvisato la massima disponibilità a contribuire alla realizzazione dell’evento. Abbiamo messo giù tutti i piani organizzativi, abbiamo identificato la platea dei volontari assegnando i rispettivi incarichi e stabilito il quartier generale che sarà diverso rispetto a quello dello scorso anno. Insomma, abbiamo gettato le basi per allestire una grande manifestazione”.
“Il format – prosegue Mevio – sarà, sul fronte della sicurezza, più o meno lo stesso che utilizzeremo alla Gran Fondo Laigueglia, con la speranza però che, almeno a fine giugno, ci sia un’attenuazione delle norme anti-Covid. In ogni caso, di fronte a qualche legittima perplessità da parte delle forze dell’ordine di Aprica, non appena abbiamo spiegato nel dettaglio i nostri protocolli, tutti hanno espresso, in maniera convinta, la loro adesione”.
La Gran Fondo Gavia – Mortirolo, anche quest’anno, avrà un testimonial d’eccezione: Damiano Cunego vincitore del Giro d’Italia nel 2004 che parteciperà attivamente alla kermesse con incontri, pedalate non competitive e momenti ricreativi.
Per il resto, il “plus” della rassegna è tutta nel suo tracciato. Le salite del Gavia e del Mortirolo sono state, infatti, negli anni il teatro naturale delle più emozionanti imprese del ciclismo mondiale, diventando per questo dei luoghi leggendari intrisi di fascino, aneddoti e magia.
Il Passo del Gavia è stato inserito nelle tappe del Giro d’Italia per ben 14 volte anche se – a causa delle ricorrenti condizioni meteo sfavorevoli – più di una volta il passaggio è stato annullato.
Il Passo del Mortirolo è invece considerato la Mecca degli scalatori ed è diventato celebre per le tante imprese entrate nella leggenda del ciclismo: si ricorda in particolare la fuga solitaria di un giovane Marco Pantani nel 1994 che, dopo il Passo dello Stelvio, lasciò sul passo Indurain, Berzin e Chiappucci. Dal 2017 la salita è stata intitolata a Michele Scarponi.
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