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Simone Consonni, approdato alla Cofidis al fianco di Viviani, è pronto a dare tutto se stesso in questa breve stagione, per fare vincere il più possibile il suo capitano. Dopo un buon inizio in Australia, con la ripresa, l’obiettivo del bergamasco per questo 2021 è acquisire esperienza per progredire e in futuro diventare lui stesso un velocista di primo livello.
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Il suo racconto comincia dal periodo a casa senza corse: “Sono riuscito, per quanto possibile, a godermi quella quotidianità che solitamente noi corridori non abbiamo. Ogni giorno fare i rulli invece non è stato facile, soprattutto per uno come me che è abituato ad andare su strada o al velodromo. Per far passare più velocemente il tempo, mentre pedalavamo con Zwift, solitamente mi organizzavo con il gruppetto della pista”.
Come ti sei ambientato nel nuovo team?
“Sono entrato a far parte di una squadra motivata e con i mezzi per fare bene. Personalmente sono partito bene in Australia. Lavorare con Viviani è uno stimolo ulteriore per me. Ho visto nelle passate stagioni che il mio livello non è ancora abbastanza alto per fare il capitano e quindi, quando Elia mi ha chiesto di fare parte del suo treno in Cofidis, non ho potuto rifiutare”.
Pensi in futuro, con più esperienza, di poter puntare a diventare il velocista di punta?
“Ogni volta, cambiando categoria, ho sempre avuto bisogno di un paio di anni per ingranare e capire i meccanismi. Penso che questa esperienza al servizio di Elia potrebbe fruttarmi più consapevolezza in me su cosa potrei fare nei prossimi anni. Cerco di imparare da lui quei trucchetti che in futuro mi faranno fare uno step ulteriore. Il mio ruolo ora è essere al suo fianco e mi piacerebbe vederlo il maggior numero possibile di volte con le braccia alzate”.
Ogni tanto ripensi al tuo mondiale ad un passo dal gradino più alto del podio?
“Richmond è stato finora il mio apice. È vero, ero under23, ma sempre di mondiale si parla. Mi suscita ancora molte emozioni perché se ci ripenso ero li a poco dalla vittoria ma sono contento lo stesso per il risultato perché ho dato tutto. In pista poi mi sono tolto molte altre soddisfazioni”.
E visto che hai parlato di pista, quante libertà ti concede il team nel gareggiare anche in questa disciplina?
“Ho creduto fortemente nel progetto Cofidis anche perché ho trovato tanta disponibilità nel farmi fare doppia attività, su pista e strada. In occasione del mondiale mi avevano concesso di lasciare un giorno prima la Volta ao Algarve. Sono contentissimo perché ho libertà e potrò prepararmi al meglio per l’appuntamento di Tokyo 2021”.
