Mauro Finetto, dopo essere salito sul podio della quinta tappa, esprime tutta la sua felicità per il successo appena conquistata: “Sono contento per questa prima vittoria in Italia. Conoscevo benissimo il percorso e mi sentivo davvero bene. Oggi mi è riuscito ciò che avevo programmato da tempo, ci avevo già provato nel 2017 ma non era andata bene in quell’occasione. Nel finale avevo paura che mi riprendessero perché lo scollinamento era abbastanza distante dall’arrivo. Alla fine ho mantenuto il vantaggio ed è andato tutto nel migliore dei modi”.
“Alla Coppi e Bartali ho corso con la maglia della nazionale, ma tutto il team – continua il corridore veneto riferendosi alla formazione francese della Delko Marseille – faceva il tifo per me. Il mio d.s. sperava che vincessi una tappa. In questi giorni abbiamo creato un buon clima e spero di aver trasmesso un po’ della mia esperienza ai giovani che stanno crescendo. Ieri si è messo in mostra Jacopo Mosca, mentre oggi Oldani e Fedeli mi hanno dato una grande mano”.
In ammiraglia, mentre Finetto si involava verso il successo, c’era anche Davide Cassani. Il C.T. racconta della positiva presenza della nazionale alla Coppi e Bartali: “L’obiettivo nostro è partecipare a queste corse per far crescere i nostri piccoli talenti. Oggi abbiamo vinto con Mauro Finetto, corridore di esperienza che milita in una squadra francese, una bella soddisfazione per lui. Da poco abbiamo presentato anche il Giro d’Italia under23 e spero sia evidente la vocazione alla tutela dei più giovani”.
da Sassuolo, Davide Pegurri per InBici Magazine