Nuovo appuntamento con Sport2Day – Speciale Ciclismo, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo del ciclismo.
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Ospite in trasmissione, il Presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni, che ha ricordato le emozioni vissute e le soddisfazioni di Tokyo 2020, senza dimenticare anche gli obiettivi in vista di Parigi 2024. Dopo la pausa invernale, Dagnoni è pronto per riprendere in mano ogni attività e gli obiettivi per il 2022. “Sono state vacanze di rigenerazione – commenta – mi sono preso tutto il periodo per recuperare. Ma mancava il ciclismo e l’attività. Lo scorso weekend sono stato a vedere ciclocross dei ragazzini, ho presenziato in Veneto anche per vedere un raduno collegiale del BMX”.
Le emozioni provate a Tokyo hanno ancora qualche e inevitabile strascico. Ecco come il Presidente ricorda i festeggiamenti nella Capitale: “Sono stati mesi intensi di emozioni: sono state apprezzate da molti sportivi. Conosco molte persone che non erano solite seguire la disciplina e invece se ne sono appassionate grazie alle gesta dei nostri ragazzi, alle vittorie e ai trionfi che hanno entusiasmato a tutti. La giornata a Roma? I nostri campioni meritavano un evento del genere. Meritavano di rivedere i successi, attraverso i filmati, una serie di emozioni rievocate e apprezzate da tutti i partecipanti. Giovanni Malagò è stato presente dall’inizio alla fine, c’era Valentina Vezzali, c’erano tutti: in quell’evento abbiamo dato pari visibilità a tutte le discipline. Anche paraciclismo e BMX hanno avuto la visibilità e il giusto riconoscimento di quello che è stato un anno fantastico“.
Dopo aver messo da parte i ricordi e il passato, bisogna sempre guardare ai nuovi obiettivi: “Gli obiettivi sono sicuramente quelli di far meglio, anche se far meglio del 2021 sarà difficile. Noi siamo un consiglio federale magari eterogeneo nella provenienza ma molto coeso in quelli che sono gli obiettivi. Ognuno ha un proprio ambito d’azione, stiamo cercando di migliorare le situazioni in cui abbiamo visto qualche carenza. In più con Roberto Amadio abbiamo strutturato una squadra, ad esempio con i commissari tecnici abbiamo un rapporto sinergico rispetto al passato, abbiamo visto su tutti la collaborazione tra Mirko Celestino e Daniele Pontoni che reciprocamente si spalleggiano quando non c’è l’attività di uno o dell’altro. In generale c’è sinergia e voglia di lavorare insieme“.
Le prossime Olimpiadi di Parigi potrebbero riproporre le soddisfazioni nella terra del Sol Levante, se non di più. Dagnoni ne spiega i motivi, aggiungendo il punto della situazione del Velodromo di Montechiari e una considerazione finale sul tanto agognato tema del doping: “Per Parigi abbiamo obiettivi interessanti, per quanto riguarda la pista confermare il livello raggiunto a Tokyo è importante negli uomini. Per quanto riguarda le donne sono confidente di poter far bene, perchè già a Tokyo avevamo una squadra molto competitiva ma giovane: a Parigi le atlete avranno tre anni in più, per questo mi aspetto grandi cose. Per quanto riguarda il paraciclismo stiamo facendo nuovi inserimenti e penso potremo fare molto meglio, sulla velocità ci sono sei titoli a cui non abbiamo avuto modo di partecipare: in questo aspetto abbiamo iniziato a lavorare ma non per Parigi, forse saremo pronti per Los Angeles 2028. Sul fuoristrada, rispetto a Tokyo, possiamo solo far meglio. Siamo ottimisti“.
“Il Velodromo di Montichiari? – continua il Presidente – Sono in corso lavori di adeguamento per l’agibilità finale, nei lavori interni manca solo l’illuminazione e ci hanno dato un mese di tempo. Quindi presto potremo usufruire della struttura per gli allenamenti con la Nazionale. Non dobbiamo essere egoisti, per noi è importante tutto il movimento: quindi sul breve periodo tutti potranno usufruire di questa struttura“.
“Mi spiace molto vedere che quando si parla di ciclismo viene tirato in ballo ancora il tema del doping. Anche perchè il lavoro fatto ha portato a un cambio di cultura, io ho vissuto tutte le ere e gli atleti hanno una cultura basata sulla cultura fisica, sull’alimentazione… tutto è esasperato ma giusto. Se fosse vero che mettiamo un infiltrato per i controlli, onestamente non lo direi, sarebbe paradossale. E’ una notizia che ha fatto rumore ma ha fatto il tempo che trova“.
Nella fase finale dell’intervista, Cordiano Dagnoni rilascia un commento sulla nuova avventura dell’ex CT della Nazionale, Davide Cassani, ora impegnato in una nuova formazione Professional con l’obiettivo di approdare nel World Tour: “Ho sempre detto che Davide ha una vocazione manageriale, ne sarei felicissimo. Le relazioni che è stato capace di intrattenere negli anni possono dare dei frutti, spero che questo progetto possa dare un beneficio al ciclismo italiano. E’ un inizio di un progetto ambizioso, spero possa concretizzarsi“.
Se da una parte c’è chi ha cambiato strada, c’è chi sta per iniziare una nuova avventura. Si tratta di Daniele Bennati, nuovo tecnico: “E’ una scommessa. Ci siamo basati su quello che è l’approccio di un ragazzo molto posato che in passato ha già fatto il CT in corsa, che si presenta bene, sa relazionarsi con tutti, ma è acerbo per quella che è l’esperienza con l’ammiraglia. Cerchiamo di fare squadra, che le caratteristiche della squadra possano dare buoni risultati. Non so ancora quando debutterà, siamo in procinto di rivedere tutti i calendari, a breve lo sapremo“.
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