Cofidis, Gazprom-Rusvelo e Groupama-FDJ sono ancora bloccate negli Emirati Arabi in seguito all’allarme Coronavirus che si è scatenato a due tappe dalla conclusione della corsa. Staff e corridori delle tre squadre sono stati sottoposti a un secondo tampone: non sono arrivati ancora tutti i risultati delle nuove analisi, ma fino ad adesso tutte le persone analizzate sono negative al virus.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
Scopri di più
Mentre lo staff di Rcs Sport e tutte le altre squadre sono riuscite a tornare nei propri rispettivi Paesi, queste formazioni rimangono in isolamento: ognuno nella propria stanza, nessuna possibilità di contatto con il mondo esterno e con altre persone. A queste tre squadre si aggiunge anche la UAE Team Emirates, ma in questo caso si tratta di un isolamento volontario prima di lasciare Dubai. Ricordiamo che, in un primo momento, si è sospettato che in questa squadra ci fossero due persone affette da Coronavirus.
E’ chiaro che, dopo 5 giorni di isolamento senza ulteriori informazioni, la tensione stia salendo. Nella Cofidis, tra gli altri, sono presenti Attilio Viviani e il direttore sportivo Roberto Damiani, nella Gazprom-Rusvelo ci sono Imerio Cima e Cristian Scaroni, mentre nella Groupama-FDJ di Arnaud Demare vi è il nostro Jacopo Guarnieri.
Roberto Damiani ha fatto notare che nei giorni scorsi le condizioni igieniche dell’hotel non erano più il massimo della vita. Adesso la situazione è migliorata, ma l’isolamento continua. Il direttore sportivo del Team Cofidis ha fatto notare anche che lo staff e i corridori delle squadre rimaste in UAE stanno aspettando la risposta al tampone da ieri mattina alle 10, ma ancora non è arrivata alcuna comunicazione in merito a una negatività o una positività.
E’ molto probabile che per la Groupama-FDJ e per la Gazprom-Rusvelo possano esserci dei controlli molto approfonditi in quanto, nei giorni scorsi, qualcuno degli uomini di queste formazioni aveva mostrato sintomi febbrili. Resta comunque il silenzio ingiustificato da parte delle autorità sanitarie, che non forniscono indicazioni a queste persone che avrebbero tutto il diritto di tornare a casa.