“La bolla ha retto, è il primo caso dopo 10 giorni. I test rapidi hanno una loro valenza, perché ci hanno permesso di fermare Simon Yates in maniera veloce: se avessimo dovuto utilizzare il protocollo dell’Uci, questa mattina avremmo dovuto inviare a Milano i suoi test e aspettare una risposta. Il corridore, dunque, sarebbe potuto partire. Con il nostro test veloce, invece, siamo riusciti a bloccare la situazione e a salvare la ‘bollà”.
Così Mauro Vegni, direttore di corsa del 103/o Giro d’Italia, parlando al Processo alla tappa, in onda sulla Rai del caso di positività del britannico Simon Yates. E’ il primo caso di Covid-19 riscontrato in una grande corsa a tappe.