E’ stato presentato oggi, attraverso un webinar, lo studio CoVivere, commissionato dall’ambasciata dei Paesi Bassi in Italia. Il titolo dello studio è di per sé molto indicativo: come convivere con il Covid-19 e con le regole di distanziamento sociale, utili per prevenire il contagio.
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Il Coronavirus, secondo gli studiosi, potrebbe essere uno shock abbastanza simile a quello che negli anni ’70 è stato vissuto dagli olandesi, in quanto, in quegli anni, il costo del petrolio era quadruplicato in pochissimo tempo. La benzina era un bene di lusso: di conseguenza si è cercata sempre di più una mobilità alternativa, ed è per questo che oggi sono tantissimi gli olandesi che preferiscono spostarsi in bicicletta.
Spesso si dice che “Amsterdam è sempre stata ciclabile”, ma in realtà non è così. La foto in alto risale al 1975, e le piste ciclabili erano appena spuntate fuori. Il modello olandese è importante in quanto bisogna purtroppo tenere presente che l’OMS considera probabile una seconda ondata di pandemia, e soprattutto bisogna prepararsi anche a possibili nuove pandemie, in quanto non abbiamo ancora delle garanzie per un vaccino o per una cura.
Non bisogna però solo favorire l’utilizzo delle biciclette, ma anche limitare gli spostamenti delle persone favorendo il lavoro online. Sotto questo punto di vista, Paesi Bassi e Finlandia sono le prime due nazioni al mondo che fanno utilizzo di telelavoro, mentre l’Italia è tra le ultime insieme alla Grecia. Secondo lo studio CoVivere, il problema più grave nello sviluppo del telelavoro è la mancanza di fiducia tra datore di lavoro e dipendente. Inoltre, bisogna incentivare anche il trasporto pubblico: in Francia, ad esempio, l’utilizzo dell’accoppiata treno+bici è ormai considerato come un tutt’uno.