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Vincitore di una tappa al Giro d’Italia lo scorso anno, Damiano Cima puntava, dopo l’approdo alla Gazprom RusVelo, a confermare quanto di buono fatto vedere finora. Il Covid e lo stop forzato hanno però rimandato i suoi progetti ad agosto.
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Il bresciano classe ’93 racconta i pro e i contro del periodo trascorso senza competizioni: “Noi corridori solitamente stiamo a casa pochissimo durante una normale stagione e per via del lockdown ho potuto apprezzare la vita da sposato. È stato bello condividere la quotidianità con mia moglie Veronica. Però è stato anche difficile rimane concentrati a livello ciclistico soprattutto perché non avevamo obiettivi. Ci allenavamo in casa senza sapere quando saremmo ripartiti. Ora siamo qua per preparare al meglio il ritorno alle corse”.
Come sarà questa stagione secondo te?
“A inizio anno avevamo pianificato un calendario più impegnativo. Ora che tutte le gare saranno concentrate in tre mesi penso che vedremo un livello più alto. Gli obiettivi saranno condivisi da molti più ciclisti e tutti vorranno emergere. Vedremo chi si sarà preparato a dovere”.
Come ti trovi con il nuovo team?
“Arrivato alla Gazprom ho trovato una mentalità differente rispetto ai team per cui ho corso fin ora. Qui c’è meticolosità su tutto. Quando una squadra ha un budget importante riesce a curare i propri atleti in ogni dettaglio. Ringrazio la squadra per avere avuto fiducia in me e per avermi dato l’opportunità per correre per loro”.
Cosa vuole dire per te non essere al via del prossimo Giro d’Italia, la corsa che ti ha regalato la vittoria, fin ora, più importante della tua carriera?
“Mi dispiace perché ci tenevo a confermarmi. Avendo alle spalle l’esperienza dello scorso anno magari sarei arrivato anche più preparato nell’affrontare le tre settimane. Spiace non essere al Giro Rosa anche per una questione di visibilità sia per me che per il team. Speriamo di tornarci magari già dal prossimo anno”.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
“Cercherò di farmi trovare pronto. Spero di ritagliarmi degli spazi anche in base agli obiettivi della squadra. Non bisogna smettere di sognare e mi piacerebbe fare bene alla Milano-Sanremo”.
