Il Commissario Tecnico azzurro si è confidato al microfono della nostra inviata a Siena Tina Ruggeri e ha raccontato l’atmosfera alla vigilia della Corsa degli Sterrati, considerata da atleti, atlete e molti addetti ai lavori come la “sesta monumento”. La Strade Bianche è una corsa di recente creazione, che ha preso spunto dalla celebre Ciclostorica “L’Eroica” per i suoi percorsi altamente scenografici sulle Crete Senesi e che riportano all’epicità di un tempo.
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Bennati ha parlato di questa gara, ma non solo. La Nazionale Azzurra, che fino allo scorso anno prendeva parte anche a corse semiclassiche sul nostro territorio, non sarà presente nel 2023, salvo cambiamenti dell’ultima ora, fino all’estate. Il C.T ha spiegato la motivazione: “Ci dispiace molto, ma devo dire che già lo scorso anno ero già titubante. Le corse italiane fino ad alcune stagioni fa andavano riqualificate, adesso diventa davvero difficile trovare sette atleti di livello disponibili per queste gare. La Maglia Azzurra va sempre meritata e onorata, l’ho detto fin dalla prima conferenza stampa da Commissario Tecnico dell’Italia. Chiedere l’autorizzazione alle squadre è una delle cose meno difficili da fare ma è comunque doverosa, gli atleti sono sempre contenti di poter correre con la Nazionale, seppure il calendario delle gare sia sempre più fitto e loro abbiano meno tempo. Lo scorso anno abbiamo dato questa chance soprattutto ai ragazzi che militavano nella Gazprom e che sono stati lasciati liberi dopo la chiusura del Team; atleti di assoluta qualità e che avevano voglia di rimettersi in gioco per non restare definitamente a piedi. Comunque tutto può accadere, non è vero che non faremo nulla: prima dell’Europeo del 24 settembre sicuramente prepareremo l’evento correndo gare come il Memorial Marco Pantani, il Trofeo Matteotti, la Coppa Sabatini ed il Giro di Toscana, dove potremmo schierare anche giovani molto interessanti”.
“Non è comunque facile” – ha continuato Bennati – “convocare gli stessi atleti per queste corse, alcuni di loro in quel periodo saranno in altura ad allenarsi, dunque è corretto fare delle rotazioni. Rispetto a quando correvo io questo è molto cambiato, prima avevamo un calendario più ridotto ed in Nazionale preparavamo i Mondiali anche con compagni della mia stessa squadra”.
Cos’è la Strade Bianche per il Commisario Tecnico della Nazionale? – “E’ molto particolare perché un po’ di tensione c’è sempre. Andrò a seguire la corsa in alcuni punti del tracciato e se c’è l’occasione starò su una delle prime fughe, mi piace molto vivere le corse, che sento in maniera diversa. La Strade Bianche era da atleta la gara dei miei sogni, abito non lontano da qui e conosco bene il territorio. Lo strappo per arrivare al traguardo era per le mie caratteristiche proibitivo ma in due occasioni sono riuscito ad arrivare undicesimo, ed una volta ho anche contribuito alla vittoria di Fabian Cancellara, che era mio compagno di squadra”.
L’Italia di inizio stagione? – “Mi è piaciuto l’atteggiamento brillante dei ragazzi, a Laigueglia si sono comportati bene, ottenendo il podio con Vendrame e Covi, ma anche nelle gare precedenti abbiamo ottenuto già delle belle vittorie con Milan, Ganna, Velasco, Bettiol e Ciccone che mi sono sembrati in ottima condizione”.
A cura di Andrea Giorgini e Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata