Lo scampato incidente che fortuitamente (o miracolosamente) ha evitato il famoso ultracyclist romano Omar Di Felice ci ricorda ancora una volta quanto sia pericoloso pedalare sulle nostre strade, strade che possono diventare trappole mortali per ciclisti quando sono ipertrafficate e caotiche, ma a quanto pare possono essere fatali anche se ci si trova fuori dai centri urbani.
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Sono parole, queste, che abbiamo sentito mille volte, alle quali ci siamo pericolosamente abituati o peggio assuefatti, ma sono parole che possono tornare ad assumere una potenza devastante se supportate da immagini come quelle che ci sono in questo caso.
Il fatto è che oltre a pedalare come un forsennato Di Felice è anche ciclista ipertecnoligico e “social”, Ed è per questo che quel che gli è accaduto in uno dei suoi tanti allenamenti è stato impeccabilmente ripreso dalla sua dash-cam montata sulla sella, e poi prontamente è stato commentato a caldo dallo stesso, con un post che non riesce a nascondere una comprensibile rabbia.
Il fatto è stato questo: Di Felice era alle prese con uno dei suoi allenamenti quando si è sentito alle spalle il rombo di una potente due cilindri sopraggiungere a velocità alta, troppo alta, sicuramente un’andatura esagerata per uscire ancora su due ruote da quella curva che chi gli era davanti, Omar, stava percorrendo tranquillamente in bicicletta. A quel punto la sequenza immortalata dalla dash cam dell’ultracyclist diventa da brividi: si vede il motociclista prima rasentare lo spigolo della banchina, e pochi attimi dopo colpirla, rovinando irrimediabilmente terra, con i due o trecento chili della moto che subito schizzano e strusciano via sull’asfalto, a sfiorare l’esile ruota posteriore della bici del “nostro” che procede tranquillamente in bicicletta. Il centauro scivola per pochi metri sull’asfalto, ritrovandosi accovacciato a testa ingiù sull’asfalto, ma evidentemente illeso.
Qui sotto il video
Non sappiamo quali siano le condizioni del motociclista, e ovviamente ci auguriamo che se la cavi al più presto, ma in questa occasione il nostro totale consenso va a Di Felice, non solo perché ci ricorda per l’ennesima volta quanto rischino i ciclisti a pedalare su strade piene di utenti spericolati o distratti, ma anche perché il “nostro” riferisce anche di essersi sentito additato dal motociclista di non si sa quale colpa….
Il fato, questa volta, è stato clemente con Di Felice; o se volete, se il motociclista fosse passato dieci secondi dopo o dieci secondi prima non staremmo qui a elucubrare su quelle incredibili immagini.
Ma la sola angosciante ipotesi di quel che sarebbe potuto essere se che quella moto avesse falciato il ciclista dovrebbe ancora una volta portare tutti quanti ad applicare la massima prudenza sulle strade: prima di tutto per se stessi, e poi per gli eventuali ciclisti o gli utenti più “deboli” delle strade.
a cura di Maurizio Coccia Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata